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17 agosto 2023 4 17 /08 /agosto /2023 09:37

Caldaia o non caldaia? Questo è il problema!

Il nuovo dubbio (quasi) amletico già affligge milioni di abitanti in tutta Europa.

In questi mesi si stanno delineando le nuove direttive che prevedono l’abbandono delle caldaie a gas/gasolio entro il 2029 a favore dei generatori che non utilizzano combustibili fossili.  Dal 2030 tutte le case esistenti dovranno essere almeno in classe F ed entro il 2033 tutte le case dovranno essere almeno in classe E!

Nei prossimi anni, forse anche solo mesi, la comunità europea vieterà gli incentivi per la sostituzione di una caldaia con un’altra caldaia rendendo di fatto sconveniente fare questa scelta. Inoltre, se continuerai a scaldare casa tua con una caldaia la classe energetica della tua abitazione potrebbe non soddisfare i requisiti minimi pretesi dalla comunità europea e il tuo immobile sarà di fatto svalutato.

Le nuove Pompe di Calore (PDC) sono quindi destinate a sostituire la vecchia caldaia?

Il futuro è segnato, già a breve termine le caldaie saranno soppiantate dalle Pompe di Calore (PDC). I motivi principali che stanno decretando l’abbandono dei generatori a gas e gasolio sono sicuramente di livello ecologico: inquinamento e cambiamento climatico ormai spaventano tutti ma, anche la politica ha le sue ragioni. Non vogliamo e non possiamo più dipendere da paesi esteri per l’approvvigionamento dei combustibili fossili.

Le Pompe di Calore hanno ormai raggiunto livelli di efficienza incredibili, utilizzano energia elettrica che può essere prodotta nel pieno rispetto dell’ambiente con le centrali idroelettriche, grandi parchi fotovoltaici ed eolici, ecc.. Inoltre, sempre più abitazioni hanno impianti fotovoltaici sul tetto in grado di generare annualmente più energia di quanta ne consumano. Unendo il risparmio energetico garantito dalle PDC all’energia prodotta in modo green otteniamo degli impianti a bassissimo impatto ambientale che riscaldano gli edifici offrendo un notevole risparmio energetico ed economico.

Eliminando la caldaia puoi anche pensare di sostituire il piano cottura con uno elettrico, in questo modo potrai abbandonare completamente il gas e chiudendo per sempre il contatore smetterai finalmente di pagare tutti i costi fissi che trovi in bolletta.

Quanti tipi di Pompe di Calore (PDC) esistono?

Purtroppo il termine PDC è troppo generico per identificare da solo a quale macchina facciamo riferimento, parlando di tecnologia il termine PDC identifica di fatto un sistema dotato di circuito frigorifero in grado di raffreddare ma soprattutto riscaldare.

Senza entrare troppo in tecnicismi possiamo classificare le PDC nelle seguenti macro categorie:

  1. PDC aria/aria mono o multi-split, i classici condizionatori che ormai tutti abbiamo in casa, in negozio, in ufficio che utilizziamo per il raffrescamento e spesso anche per il riscaldamento degli ambienti.
  2. PDC aria/acqua splittate o monoblocco per il riscaldamento delle abitazioni tramite appositi terminali (radiatori, ventilconvettori, impianti radianti) nei quali circola appunto acqua.
  3. PDC aria/acqua per riscaldare l’acqua ad uso sanitario, ad esempio l’acqua per lavarci.
  4. PDC acqua/acqua per uso geotermico o per acqua di falda.

Posso sostituire anch’io la mia vecchia caldaia con questa nuova tecnologia?

La PDC può quasi sempre sostituire efficacemente la vecchia caldaia ma bisogna sempre studiare bene l’abbinamento di questa tecnologia con la parte di impianto esistente che verrà riutilizzata.

  1. Casa con impianto radiante a pavimento? Fattibilità al 100%
  2. Casa con ventilconvettori? Fattibilità al 90%
  3. Casa con radiatori e distribuzione a collettore? Fattibilità al 80%
  4. Casa con radiatori e distribuzione monotubo? Mission Impossible!
  5. Condominio con impianto centralizzato? Da valutare caso per caso.

Come scegliere la PDC?

Evitate il fai da te! L’abbinamento PDC/impianto deve essere valutato da un tecnico con provata esperienza nel settore ma, leggendo quanto segue, sarete almeno in grado di capire cosa vi viene proposto. In commercio esistono centinaia di prodotti diversi e non esiste il prodotto migliore in assoluto, esiste però il prodotto migliore per il vostro impianto. Avete trovato un tecnico che oltre al preventivo vi rilascia una relazione completa e chiara descrivendo il tipo di intervento, il costo di gestione e vi fa anche il piano di rientro economico dell’investimento? siete in buone mani!

 

Cosa deve valutare il tecnico che ti propone un impianto con PDC per sostituire la caldaia?

Fabbisogno energetico:

Questo dato è fondamentale per evitare errori nell’abbinamento PDC/impianto/abitazione. Una PDC troppo grande continuerà ad accendersi e spegnersi infinite volte, avrà alti consumi e una vita breve. Una PDC troppo piccola rimarrà sempre accesa cercando invana di raggiungere la temperatura richiesta.

Temperatura di funzionamento dell’impianto:

30-35°C è la temperatura di funzionamento di un impianto radiante a pavimento, anche nei sistemi radianti a parete o soffitto le temperature medie di progetto sono similari.

45-50°C è la temperatura minima solitamente usata in impianti a ventilconvettori in situazioni normali.

50°-60°C sono richiesti dai radiatori, se ben dimensionati, per garantire un buon comfort abitativo.

70°-80°C servono a volte in impianti a radiatori sottodimensionati e/o con distribuzione monotubo e/o in abitazioni senza alcun isolamento termico.

L’aumento della temperatura di mandata richiesta dall’impianto incide negativamente sul rapporto energia resa/energia consumata della PDC e non tutte le macchine sono in grado di funzionare a temperature di mandata superiori ai 55/60°C. La stessa PDC installata in un impianto ad alta temperatura (esempio a radiatori) avrà delle rese notevolmente più basse di una PDC installata in un impianto a bassa temperatura (esempio a pavimento radiante).

Per questo può capitare che, per migliorare la resa stagionale di una PDC abbinata ad un impianto a radiatori, si proponga la contestuale sostituzione dei corpi scaldanti. I nuovi radiatori, dimensionati per funzionare a temperature più basse, garantiranno un netto miglioramento delle prestazioni energetiche ottenendo così una minor spesa annuale per il riscaldamento della propria abitazione.

Consumi e spesa annua:

Sapere quanto spendi oggi è importante per valutare la convenienza o meno della nuova proposta, una PDC costa molto di più di una caldaia e necessita di diversi componenti aggiuntivi che ne fanno lievitare ulteriormente il prezzo. Fortunatamente ci sono diverse forme di incentivo dalle quali attingere per ridurre la spesa ma l’investimento iniziale è comunque importante.

Quanto consumi ogni anno per il riscaldamento con l’attuale caldaia?

Meno di 1000 euro all’anno? difficilmente l’investimento per togliere la caldaia e mettere una PDC si ripagherà nel tempo, potrai farlo per una scelta etica ed ecologica ma sicuramente dal punto di vista economico non avrai vantaggi tangibili.

Dai 1500-2500 euro all’anno? si può iniziare ad avere un ritorno economico entro i 10 anni, installando una PDC di buona qualità avrai un sicuro risparmio economico e potrai vantarti di aver fatto una scelta ecologica.

Sopra i 2500 euro all’anno? Hai aspettato anche troppo, cambia la caldaia con una PDC e farai i salti di gioia vedendo quanto risparmierai ogni anno, la spesa si ripagherà in pochissimo tempo e tutto il pianeta ti ringrazierà.

spazio a disposizione:

Le PDC, al contrario delle semplici caldaie murali, hanno bisogno di spazio per poter installare tutti i componenti necessari al corretto funzionamento dell’impianto.

Avremo quindi bisogno di trovare lo spazio per un puffer, questo contenitore d’acqua calda ad uso tecnico, collegato all’impianto di riscaldamento dovrà garantire alla PDC di poter scaricare la potenza in eccesso evitando troppi spegnimenti della stessa.

Per l’acqua calda avremo bisogno di un bollitore, anche questo è un contenitore di acqua calda ma con caratteristiche specifiche per l’uso sanitario. Il bollitore è necessario con le PDC perché, al contrario delle caldaie domestiche, offre una potenza insufficiente al riscaldamento istantaneo oltre che una lentezza di messa a regime non compatibile con richieste brevi e immediate.

Nel caso lo spazio sia molto limitato, esistono già oggi diverse soluzioni monoblocco da esterno o soluzioni da incasso che non rubano spazio all’interno dell’abitazione. Queste soluzioni avranno maggiori dispersioni termiche ma almeno consentiranno di installare le PDC anche a chi vive in un appartamento o in case con troppo spazio disponibile.

Comprata, installata e…

Complimenti, hai fatto il grande passo, hai smesso di consumare combustibili fossili dimostrando il tuo grande interesse per l’ambiente e per le generazioni future, tutto funziona apparentemente bene ma…

Stai consumando quanto promesso?

La tua PDC è veramente ottimizzata per rendere al massimo con il tuo impianto di riscaldamento?

La tua casa è abbastanza calda?

Il post vendita e soprattutto il monitoraggio remoto con le PDC è fondamentale, anche quando tutto sembra funzionare correttamente ci possono essere ampi margini di miglioramento e di risparmio. Grazie al monitoraggio remoto siamo in grado di ottimizzare tutte le fasi di funzionamento del tuo impianto limitando e gestendo in modo ottimale accensioni e spegnimenti, sbrinamenti, temperature di funzionamento e tutti gli eventi che possono compromettere il rendimento energetico stagionale del tuo impianto e il confort di casa tua.

 

Vuoi una consulenza studiata appositamente per te?

Chiama direttamente Rete PREGI o l’Azienda retista a te più vicina, rimarrai sorpreso dal livello di preparazione e dell’etica dei tecnici che fanno parte dell’unico gruppo che riunisce i migliori Professionisti del Risparmio Energetico e Gestione Impianti del Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale.

 

Rete PREGI, installatori per passione!

Testo originale di Luca Angioi, riproduzione vietata.

 

 

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6 settembre 2022 2 06 /09 /settembre /2022 13:58

Bibione e Lignano, paesi di mare e villeggiatura, sono anche il posto ideale per le Comunità Energetiche!

Grazie alle Comunità Energetiche puoi installare l’impianto fotovoltaico per la tua abitazione da villeggiatura e far rendere l’impianto anche nel periodo invernale.

Risparmia nei consumi estivi e guadagna dal tuo fotovoltaico tutti i giorni dell’anno!

Creare una Comunità Energetica a Bibione o Lignano ora è vantaggioso e, grazie a noi, è anche facile!

Fino a poco tempo fa non sarebbe stato conveniente pensare ad un impianto fotovoltaico per produrre energia elettrica a servizio di una unità abitativa occupata pochi mesi l’anno. Lo scambio sul posto (SSP che a breve sarà abrogato per i nuovi impianti ed entro fine 2024 sarà abolito anche per gli impianti già attivi) paga pochi centesimi al kWh l’energia che produci e immetti in rete.

Come proprietario dell’impianto fotovoltaico (prosumer) di una Comunità Energetica, oltre a risparmiare con l’autoconsumo, potrai beneficiare di un premio globale di 16 centesimi di euro al kWh per l’energia venduta (lo scambio sul posto vale circa 6 centesimi di euro al kWh).

Anche chi non possiede l’impianto fotovoltaico avrà i suoi vantaggi entrando in una Comunità Energetica, come utilizzatore avrà infatti uno sconto di circa 8-10 centesimi di euro al kWh sull’energia consumata se contestualmente immessa in rete dall’impianto fotovoltaico (o anche da più impianti fotovoltaici) che fanno parte della stessa comunità. Entrare in una Comunità Energetica come consumatore (consumer) non comporta alcun costo e non prevede ne obblighi ne vincoli di permanenza.

Sembra difficile? Pensiamo a tutto noi!

 

Noi possiamo installare il tuo impianto fotovoltaico, creare la comunità energetica, monitorare l’energia elettrica prodotta/autoconsumata/venduta/acquistata, manutenere in efficienza il tuo impianto e aiutarti a ridurre i consumi energetici.

 

Vuoi maggiori informazioni su come creare la tua Comunità Energetica a Bibione o Lignano?

 

Scrivici a info@newsystem-online.it o telefonaci allo 0431-439774

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27 giugno 2020 6 27 /06 /giugno /2020 10:14

I migliori condizionatori residenziali del 2020, le marche ai raggi X. 

In blu gli aggiornamenti principali del 2020

In questo articolo voglio condividere quello che conosco delle varie marche che producono o rivendono con loro marchio i condizionatori che poi finiscono a casa nostra, quindi i commenti che seguiranno si riferiscono esclusivamente alle gamme per il settore residenziale. In 25 anni di lavoro ne ho installati e ne installo molti ogni anno e curo direttamente anche l’assistenza post-vendita per la mia ditta. Per correttezza cercherò di essere il più imparziale possibile dando informazioni magari generiche ma che possano indirizzarvi verso una scelta più consapevole. Si tratta ovviamente di pareri basati sull'esperienza personale, si possono condividere come contestare liberamente. Un prodotto da me poco apprezzato per altri può essere ottimo e viceversa, ascoltate sempre più pareri e, fino a prova contraria, fidatevi di chi ve lo propone ma ricordate di chiedere sempre: in caso di problemi chi viene a ripararmelo? L'assistenza prima o poi servirà, magari anche solo per una pulizia dell'unità interna, e non tutte le zone d'Italia sono coperte allo stesso modo dai centri assistenza ufficiali. Consiglio di scegliere un installatore con la sede vicina a dove vorrete far installare il climatizzatore e che vi garantisca di poter intervenire direttamente in post-vendita.

 

AERMEC: Marchio Italiano famoso nel settore terziario e industriale con una vasta gamma di prodotti idronici. Nel settore residenziale ad espansione diretta offre solo una piccola gamma di prodotti Gree rimarchiati, prezzo nella media. VOTO 6

 

ARISTON: Marchio Italiano famoso nel mondo degli elettrodomestici, nel settore della climatizzazione residenziale ormai si limita a rivendere macchine di produzione Gree offrendo una gamma molto limitata, prezzo nella media. VOTO 6

 

DAITSU: Marchio inventato in Italia per commercializzare prodotti di livello medio/basso ma venduti ad un prezzo onesto. La gamma è molto limitata, i prodotti sono semplici e senza particolari pretese. VOTO 6,5

 

DAIKIN: In assoluto il nome più famoso nel mondo del condizionamento civile grazie a forti investimenti di marketing ma anche come ricerca e sviluppo. Prodotti sempre all’avanguardia e dalle caratteristiche di alto livello, spesso un passo avanti rispetto alla concorrenza,  i top di gamma nel mondo residenziale sono il modello Stylish e l’Emura. Purtroppo il costo dei prodotti Daikin è molto alto e non solo in fase di acquisto, l’affidabilità dei prodotti è discreta ma i pezzi di ricambio costano spesso uno sproposito, a volte anche il triplo della concorrenza.  Il catalogo residenziale Daikin 2020 non presenta grosse novità, la serie mono split FTXP nelle taglie 2,0 kW e 7,1 kW rimane anche quest’anno la gamma base per chi vuole un prodotto a marchio DAIKIN spendendo poco, attenzione però che la garanzia su questi prodotti è di soli 2 anni. Molto apprezzato il modello FTXM-N con flash streamer per la purificazione dell'aria, argomento molto in voga quest’anno per effetto del coronavirus. Il wifi è di serie nei top di gamma e optional nei modelli economici. La garanzia su tutti i modelli è di 2+2 (ad esclusione dei modelli “economici” Siesta destinati alla grande distribuzione). VOTO 8,5 / 9,0

 

ECOFLAM: Ditta famosa per la produzione di caldaie ma, nel condizionamento ad espansione diretta si limita a mettere il proprio nome nei prodotti acquistati da produttori cinesi (il costruttore dovrebbe essere Midea). Affidabilità buona, assemblaggio approssimativo, rumorosità e qualità di fascia medio-bassa. VOTO 6,5

 

FUJI, FUJITSU, GENERAL: Ho riunito questi 3 marchi perché di fatto il prodotto esce dalle stesse fabbriche con le stesse caratteristiche, escludendo leggere varianti estetiche. Io installo General da quando ho iniziato a lavorare e ha dimostrato negli anni una affidabilità elevatissima, i costi dei ricambi sono molto contenuti rispetto ai concorrenti e il servizio offerto è diventato nel tempo molto efficiente con garanzia di trovare i ricambi anche dopo diversi anni. La gamma residenziale è completa e dall’ottimo rapporto qualità prezzo, macchine silenziose e ben costruite.  La garanzia offerta è di 5 anni sull’intera gamma e la qualità generale è di buon livello. Le differenze di prezzo tra i vari modelli sono abbastanza contenute ed è quindi consigliabile scegliere i modelli di maggior pregio. Il Top di gamma 2020 rimane il modello KGTA con sensore di presenza ed efficienza in classe A+++. Nella fascia media troviamo la serie KMTA in classe A++ alla quale si è appena aggiunta la serie KETA che differisce principalmente per l’estetica più ricercata. Chi vuole spendere meno deve orientarsi sulla serie KPCA. Rimangono ancora a listino i prodotti in R410A a completamento della gamma multisplit con più di 2 unità interne, nuova di quest’anno la serie KMCC che unifica così l’estetica dei prodotti da parete R410A con quelli in R32 (è uguale alla serie KMTA). Il Wifi è optional su tutta la gamma ma il kit è facilmente installabile a bordo macchina anche in post-vendita. VOTO 8,5

 

GREE: Tra i principali produttori mondiali di climatizzatori residenziali, produce a marchio proprio e molti prodotti di altri marchi sono di produzione GREE. La gamma si è ampliata molto negli ultimi anni e ai prodotti semplici ed economici hanno affiancato anche macchine di fascia medio-alta. Costruzione di medio livello, affidabilità buona, rapporto qualità/prezzo vantaggioso. VOTO 7

 

HAIER: Tra i primi prodotti cinesi ad arrivare in Italia, ne ho installati parecchi molti anni fa ma poi ho cambiato marchio perché non ero soddisfatto dell’affidabilità dei loro prodotti. Ormai non li tratto da anni e quindi non esprimo un parere sulla gamma attuale. La gamma 2020 è molto completa e presenta prodotti esteticamente validi.

 

HITACHI: Costruzione di qualità ma non sempre l’affidabilità è adeguata (esperienza personale su macchine costruite dopo il 2010 e confrontandomi con diversi colleghi) e purtroppo i ricambi si fanno pagare carissimi. La silenziosità è ottima ma Daikin fa ancora meglio ed è più affidabile. Il prezzo è in linea con i prodotti di fascia alta. VOTO 7

 

HISENSE: Produttore asiatico che sta iniziando a diffondersi in Italia, prodotti dal valido rapporto qualità/prezzo e sufficientemente silenziosi. Da prendere in considerazione se si vuole spendere poco senza andare su prodotti di marche strane. Non esprimo il voto perché troppo recente per poterlo valutare correttamente ma i primi feedback sono positivi.

 

HOKKAIDO: Prodotto cinese con marchio creato ad hoc per il mercato italiano, affidabilità buona, assemblaggio approssimativo, qualità di fascia medio-bassa. Ideale per appartamenti da affittare, la gamma non è molto ampia ma sufficiente per la maggior parte dei casi. VOTO 6,5

 

LG: Colosso dell’elettronica mondiale famoso per i propri TV e per la telefonia mobile. Nei climatizzatori si posiziona nella fascia media di mercato offrendo alcuni prodotti con soluzioni innovative. I prodotti 2020 della serie ArtCool e DualCool sono controllabili attraverso gli assistenti vocali,  la gamma Atmosfera promette un livello di filtrazione dell’aria superiore rispetto ai soliti standard. Rimane ancora in gamma la serie Quadro, soluzione unica nel mercato ad offre su un modello a parete la diffusione dell’aria su 4 direzioni diverse. L’affidabilità dei prodotti è di medio livello. VOTO 7

 

MIDEA: Produttore cinese di fama mondiale, non l’ho mai trattato come marchio ma ci ho comunque avuto spesso a che fare dato che molti concorrenti si fanno vendere i loro prodotti per rimarchiarli. La qualità non raggiunge standard elevati ma in rapporto al prezzo rimangono delle valide alternative per chi vuole spendere rimanendo comunque su dei prodotti dalla buona affidabilità. VOTO 7

 

MITSUBISHI ELECTRIC: Prodotti eccezionali per caratteristiche tecniche con il grande vantaggio di avere tutt’ora una affidabilità ineccepibile! Gamma molto completa e prodotti di qualità la piazzano nella fascia di mercato medio-alta e alta. Mitsubishi Electric è ad oggi l’unico produttore di climatizzatori che non si sta piegando alla richiesta di mercato di avere prodotti di basso prezzo (ad eccezione della serie SMART). Il Top di gamma del 2020 è rappresentato ancora dalla linea Kirigamine MSZ-LN che rappresenta il meglio della tecnologia attualmente disponibile nel mondo della climatizzazione residenziale. Il WiFi è ora di serie su tutta la gamma residenziale a parete. Fino al 31/08/2020 Mitsubishi Electric offre gratuitamente l’estensione di garanzia a 5 anni (normalmente ne offre 4).VOTO 9

Ps: da non confondere con Mitsubishi Daya Heavy Industries perché non c'entra niente.

 

OLIMPIA SPLENDID: Ditta italiana con fabbriche anche in cina, famosa per i prodotti monoblocco di buona qualità. Nei sistemi monoblocco è ormai un riferimento con la gamma UNICO e quindi, quando non c'e' possibilita di installare un sistema splittato è sicuramente da prendere in considerazione. La gamma split residenziale è stata rivista ed è ora composta da prodotti mono- split e multi-split denominati NEXYA, costruiti da Midea e rimarchiati, si posizionano su un livello di qualità medio-bassa ma con un prezzo molto aggressivo e con una buona affidabilità. VOTO 7

 

RIELLO: Ennesimo costruttore di caldaie buttatosi nel mondo della climatizzazione per completare il proprio catalogo, come molti altri i suoi climatizzatori sono prodotti rimarchiati ma la provenienza è suddivisa per fasce. I prodotti da prezzo sono ovviamente cinesi, i TOP di gamma dovrebbero essere tutti di provenienza HITACHI. VOTO nd

 

PANASONIC, TOSHIBA, SHARP: Li conosco solo di fama e li reputo ottimi prodotti di fascia medio-alta, ho installato in passato alcuni prodotti a marchio Panasonic senza riscontrare criticità. I prodotti della gamma economica però non mi sono piaciuti molto perché risentono di una costruzione troppo “leggera” che da origine spesso a rumorosità eccessiva proveniente dall’unità esterna (difetto che affligge sempre più spesso i prodotti di fascia bassa di qualunque marchio, la corsa al risparmio si paga!). Toshiba e Sharp non offrono una gamma di prodotti molto ampia ma, non sono marchi che puntano a stupire il cliente ma in cambio offrono macchine costruite bene. Il top di gamma 2020 di Toshiba è rappresentato dalla serie Super Daisekai 9. VOTO 7/8

 

 

SAMSUNG: Il maggior colosso dell’elettronica mondiale, famoso nel settore TV e Telefonia mobile (e molto altro) ma, nei condizionatori, non è  ancora al TOP e si colloca nella fascia media di mercato offrendo però soluzioni spesso innovative e particolari. La qualità dei componenti utilizzati può creare problemi di affidabilità difficili da risolvere. Purtroppo mi è capitato più volte di essere chiamato da alcuni clienti per riparare il proprio condizionatore ma dopo soli 5 anni dall'installazione diventa difficile trovare i ricambi. Samsung ha una forte propensione all'innovazione e grandi capacità e risorse di marketing ma dovrebbe tutelare di più i clienti garantendo ricambi per periodi più lunghi (motivo per cui non propongo ai miei clienti questo marchio). Molto interessanti e ideali in ambienti molto piccoli, i modelli Samsung dotati di sistema Wind Free, con una gamma rinnovata nel 2020, che attraverso 21.000 microfori riescono a ridurre notevolmente il fastidio provocato dai flussi di aria fredda generati dai normali condizionatori. Questa comoda funzione è però attivabile solo utilizzando il climatizzatore alla minima potenza. VOTO 7

 

STELBI: Marchio Italiano riservato ai professionisti che importa prodotti asiatici realizzati su loro specifiche, qualità da prodotto di gamma media, buon prezzo e soprattutto garanzia 5 anni! La gamma residenziale 2018 è già tutta in R32, il catalogo non è molto ampio ma comunque sufficiente per la maggior parte dei casi. Il prodotto più centrato è il modello VEGA, buona efficienza, dimensioni compatte, wifi integrato di serie e ottimo rapporto qualità/prezzo. VOTO 7+

 

TECKNOPOINT: Marchio italiano da tenere in considerazione quando ci sono problemi nel poter installare i classici sistemi splittati. Ha un buon catalogo di prodotti monoblocco e "invisibili" raffreddati ad aria o ad acqua. Ideale per centri storici e zone con vincoli paesaggistici. VOTO 7

 

VAILLANT: Non lo installo ma ne ho visti un po facendo assistenza. Il nome è importante ma, come tanti costruttori di caldaie, i loro climatizzatori sono importati dalla Cina e rimarchiati. La gamma residenziale CLIMAVAIR 2020 è di produzione GREE. Senza grosse pretese. VOTO 6

 

DE LONGHI, ELECTRA, MCQUAY: Non li installo più da diversi anni perché non mi sono piaciuti come prodotti, la qualità era inadeguata al prezzo e troppo spesso anche affidabilità inesistente. McQuay ora è di proprietà Daikin e quindi potrebbe esserci la possibilità che migliorino i propri prodotti nel residenziale.

 

By Luca Angioi, NEW SYSTEM srl, Bibione VE

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21 aprile 2020 2 21 /04 /aprile /2020 08:31

SANIFICAZIONE DELL’ARIA E DEGLI AMBIENTI INTERNI

CON SISTEMI EFFICACI CONTRO VIRUS E BATTERI.

--- parte 2, sanificazione d’urto! ---

 

Dopo aver parlato di sanificazione continua degli ambienti h24, parliamo ora di soluzioni d’urto da utilizzare per bonificare ambienti contaminati. Potrebbe capitare di dover sanificare un ambiente perché viene richiesto dall’ASL, magari perché una persona poi risultata positiva al Corona Virus ha soggiornato presso il nostro Hotel o è stato a cena al nostro ristorante.

 

L’acquisto di questi sistemi è consigliato solo ai professionisti in quanto è bene che vengano utilizzati solo da personale opportunamente formato, un uso improprio potrebbe portare danni per la salute delle persone e delle cose. I 2 sistemi di sanificazione d’urto che andremo a vedere offrono vantaggi e svantaggi che vanno ben considerati prima di essere utilizzati e soprattutto, nessuno di questi sistemi può essere utilizzato in presenza di persone all’interno dei locali.

 

In questo articolo ci concentreremo sulle due soluzioni più diffuse,

atomizzatori di Perossido di Idrogeno e generatori di Ozono.

 

Oltre a queste tecnologie si stanno affacciando in questo mercato altre due soluzioni interessanti che approfondirò prossimamente:

 

Nebbiogeni, utilizzati fino ad ora come deterrenti abbinati ai sistemi antifurto.

Fotocatilizzatori, già molto apprezzati in ambito di sanificazione continua h24.

 

Atomizzatori:

Gli atomizzatori utilizzano un liquido chimico a base di Perossido di Idrogeno 0,5% (H2O2, conosciuto anche come acqua ossigenata) che viene atomizzato (nebulizzato) nell’aria e lasciato depositare in tutte le superfici dell’ambiente da trattare. Da molti anni sono in commercio macchine che atomizzano prodotti chimici nell’aria. Atomizzare e nebulizzare sono due sinonimi ma commercialmente viene utilizzato il termine atomizzare per indicare le macchine in grado di emettere gocce molto più fini rispetto a quanto è possibile ottenere con un nebulizzatore. Le gocce atomizzate sono quindi in grado di rimanere in sospensione nell’aria per maggior tempo riuscendo a raggiungere qualunque superficie all’interno della stanza, penetrano meglio nei tessuti da trattare, evitano l’effetto bagnato.

Gli atomizzatori vengono normalmente programmati e lasciati agire all’interno dell’ambiente da sanificare in totale assenza di persone per almeno 10/15 minuti. Dopo un tempo di attesa di 30 minuti, necessario a far depositare tutte le goccioline nelle superfici da trattare, è possibile entrare nella stanza per arieggiare abbondantemente il locale. Prima di far accedere le persone ai locali trattati, è consigliabile monitorare la concentrazione residua di H2O2 in mg/m3.

Generatori di Ozono:

L’Ozono (O3) è un gas instabile e incolore normalmente presente nell’aria che respiriamo in concentrazioni molto basse in quanto le sostanze organiche presenti nell’atmosfera contribuiscono alla sua scomposizione, solo ad una quota compresa tra i 25 e 55 Km si forma spontaneamente per effetto dei raggi ultravioletti sull'ossigeno della stratosfera.

L’ Ozono è approvato da molti Ministeri della Salute (in Italia l’approvazione risale al 31 Luglio 1996 prot. 24482) per il trattamento dell’aria e dell’acqua ai fini della sanificazione per il suo elevato potere ossidante. L’Ozono ha una vita molto breve e per questo deve essere creato localmente, può essere utilizzato per sanificare l’aria, l’acqua e anche le superfici. La presenza di Ozono in ambiente può essere percepita dal nostro sistema olfattivo a partire da una concentrazione di 0,2 ppm ma il limite per l’esposizione continua è indicato in 0,1 ppm.

I generatori di Ozono vengono programmati e lasciati agire per un tempo variabile a seconda della volumetria della stanza, del risultato che si vuole raggiungere (deodorizzazione, sanificazione, eliminazione muffe, ecc). Un trattamento all’Ozono può durare generalmente dai 30 ai 60 minuti, la quantità di Ozono rilasciata in ambiente si dimezza naturalmente in circa 20 minuti. Prima di poter rientrare in stanza è necessario riportare i valori di Ozono sotto i limiti di legge attendendo il tempo necessario (da calcolare secondo il livello di saturazione raggiunto) oppure utilizzando delle macchine che riconvertono l’Ozono in Ossigeno. Prima di far accedere le persone ai locali trattati, è consigliabile monitorare la concentrazione residua di O3 in ppm.

 

ATOMIZZATORI

OZONIZZATORI

Principale componente sanificante

Perossido di Idrogeno

Ozono

Tempo minimo di contatto per sanificazione

15 minuti

20 Minuti

Biodegradabilità

Alta

Alta

Efficacia dimostrabile contro i virus SARS da test di laboratorio

Si

Si

Corrosività

Alta Al-Fe-Zn

Marginale

Uso di sostanze chimiche

SI

NO

Pericolosità

vie respiratorie, mucose oculari, cute

vie respiratorie, mucose oculari

Necessità di risciacquo delle superfici

NO

NO

Materiali che potrebbero danneggiarsi con esposizione prolungata e/o ripetuta.

Tessuti, Carta, Neoprene, Bronzo, Ottone, Acciaio

Plastica, Nylon, Ottone

Tempo di decomposizione

Alta

Alta

Quando si decompone il risultante principale è 

Acqua e Ossigeno

Ossigeno

Odore

Acre

Acre

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18 aprile 2020 6 18 /04 /aprile /2020 07:41

SANIFICAZIONE CONTINUA DELL’ARIA E DEGLI AMBIENTI INTERNI

CON SISTEMI EFFICACI CONTRO VIRUS E BATTERI.

Dato il particolare periodo, dovuto alla Pandemia causata dal purtroppo famoso Corona virus in Italia e nel mondo, voglio aiutarvi ad approfondire il tema del “trattamento aria concepito per eliminare o rendere inoffensivi virus e batteri presenti negli ambienti interni”. In casa, in ufficio, nelle camere d’albergo e in tutti gli ambienti chiusi dove lavoriamo e viviamo è possibile rilevare, per svariati motivi, un aumento della concentrazione di elementi pericolosi per l’uomo.

La sanificazione dell’aria è un tema lungo e complesso, questo articolo non nasce con la presunzione di essere esaustivo ma vuole fornire indicazioni utili e attendibili per aiutare a fare una scelta ragionata prima di proporre o acquistare una soluzione per questo problema. 

Le soluzioni di cui potrete leggere sotto, sono concepite per il funzionamento continuo 24 ore su 24 anche in presenza di persone. Questa precisazione è d’obbligo perché alcune tipologie di sanificazione, di cui vi parlerò in un prossimo articolo, nascono per trattamenti d’urto (generatori di Ozono, nebbiogeni e atomizzatori di Perossido di Idrogeno o altre sostanze germicide, ecc.) da eseguire tassativamente con locali sgomberi da persone e con procedure molto meticolose per evitare di risolvere un problema creando però altri danni.

Ad oggi (18 Aprile 2020), non mi risulta che esista in commercio un prodotto destinato alla sanificazione dell’aria testato e garantito come efficace contro il Covid 19 ma, tutti quelli di cui scriverò nelle prossime righe, sono risultati efficaci contro virus similari che hanno scatenato epidemie di importanza mondiale.

Ovviamente il risultato voluto sarà ottenibile e non causerà controindicazioni solo se utilizzeremo prodotti che rispettino i punti essenziali:

  • dimensionamento, la “taglia” deve essere scelta in base al locale che vogliamo sanificare.
  • qualità costruttiva, adeguata a garanzia della durata nel tempo.
  • sicurezza, non deve mai risultare pericoloso per le persone.
  • ricambi, devono essere facilmente reperibili per consentire la dovuta manutenzione annuale

 

_ _ _

E ora andiamo al sodo confrontando le 3 tipologie di prodotti che ho selezionato:

Filtri HEPA

Lampade UV-C

Fotocatalizzatori.

 

  • Filtrazione HEPA.

La filtrazione è il metodo di purificazione dell’aria più conosciuto e diffuso, anche qui però le differenze tra un tipo di filtro e l’altro possono essere notevoli e normalmente non sono efficaci a trattenere virus e batteri. Solo i filtri in grado di bloccare le particelle di dimensioni inferiori a 0,001 um possono essere realmente efficaci contro i Virus, questo tipo di filtri è conosciuto come “filtro assoluto” oppure con l’acronimo inglese “filtro HEPA”. Usare questo tipo di filtrazione rispetto ad altri sistemi di sanificazione offre il grande vantaggio di ripulire l’aria da tutte le particelle che normalmente sono sospese in essa riducendo drasticamente anche la polvere che circola negli ambienti.

 

  • Sanificazione con lampade UVC.

Questo metodo è conosciuto da molti anche se è facile cadere in tranelli commerciali che propongono lampade UV a basso prezzo, magari anche belle da vedere e da usare come soprammobile, che però non sono in grado di sanificare nulla. Per evitare fregature bisogna almeno fare la dovuta distinzione tra le varie frequenze d’onda che rientrano nella classificazione dei raggi ultravioletti: UV-A (400-315 nm), UV-B (315-280 nm) e UV-C (280-100 nm).

Le lampade UV-C sono le uniche con funzione germicida, la loro frequenza d’onda è di circa 250-260 nm e modifica il DNA o l'RNA dei microorganismi e quindi impedisce loro di riprodursi o di essere dannosi. L’UV-C non è visibile a occhio nudo ma è molto pericolosa per l’uomo, in caso di esposizione diretta può portare a danni permanenti alla vista e alla pelle. E’ quindi importante diffidare di chi vende prodotti che emettono luce visibile all’uomo durante il loro funzionamento, se sono veramente lampade UV-C vanno azionate solo in assenza di persone, se invece è possibile utilizzarle anche in presenza di persone vuol dire che non hanno in realtà alcun effetto germicida.

Le lampade create per riprodurre la frequenza d’onda UVC emettono comunque una % di radiazioni spurie anche ad altre frequenze d’onda. Le radiazioni spurie con frequenza inferiore a 200nm (teoricamente il 6% del totale delle emissioni UV) andranno a generare una quantità Ozono (O3) per la quota delle frequenza UV-C al di sotto dei 200 nm (teoricamente il 6% del totale delle emissioni UV) , le radiazioni frequenza superiore a 400 nm andranno a generare la luce blu visibile a occhio nudo ma inefficace come germicida, per questo possiamo vedere una luce blu emessa dalle lampade durante il loro funzionamento.

 

  • Sanificazione con foto catalizzatori.

Questa tecnologia è la più nuova e quindi meno diffusa ma, a parer mio, è quella che offre il miglior rapporto tra costo/beneficio e, combinata con opportuni sistemi di filtrazione, può essere considerata probabilmente la miglior soluzione oggi disponibile. La fotocatalisi è ottenuta artificialmente grazie ad un catalizzatore avente la superficie ricoperta da diossido di titanio che viene attivato da una o più lampade UV-C. Questi apparecchi combinano quindi l’efficacia sterilizzatrice della luce UV-C con i radicali liberi generati dalla ossidazione fotocatalitica  risultando quindi più efficaci rispetto al solo uso di lampade UV-C.

_ _ _

 

Tabella di confronto veloce che potete usare anche per paragonare altre tecnologie di cui non vi ho parlato ma che vi possono venire proposte:

 

 

Filtri HEPA

Lampade UVC

Fotocatalizzatori

Efficacia contro Virus e Batteri in aria

Ottima

Ottima

Ottima

Efficacia contro Virus e Batteri nelle superfici

Nulla

Scarsa

Buona

Efficacia dimostrabile da test di laboratorio

Si

Si

Si

Costo acquisto (per prodotti di buona qualità)

Medio o Alto

Basso o Medio

Medio

Costo di manutenzione (annuale)

Alto

Basso

Basso

Sicurezza durante il funzionamento.

Ottima

Ottima

Ottima

Rischio in caso di sovradimensionamento dell’apparecchiatura in rapporto ai metri cubi del locale da trattare.

Nessuno

Concentrazione di Ozono (O3) oltre il limite consiglato.

Concentrazione di Ozono (O3) oltre il limite consiglato.

Rischi in caso di sottodimensionamento

Inefficacia

Inefficacia

Inefficacia

Rischi in caso di utilizzo di prodotti non conformi agli standard di sicurezza.

Inefficacia

Esposizione ad UVC, funzione germicida inefficace.

Esposizione ad UVC, funzione germicida inefficace.

 

 

Alcune di queste soluzioni sono acquistabili su www.newsystem-shop.it

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16 agosto 2019 5 16 /08 /agosto /2019 14:52

Quanto vale il mio vecchio condizionatore?

Un condizionatore vecchio, magari installato 10 anni fa può valere molto!

Vendere un vecchio condizionatore non è una buona idea perché la sua quotazione sarebbe sicuramente molto bassa. La scelta migliore per valorizzare il vecchio climatizzatore è quella di sostituirlo richiedendo  l’incentivo (praticamente immediato) concesso dal Conto Termico 2.0! Questo incentivo viene erogato entro 2/3 mesi dall’installazione del nuovo climatizzatore ma puoi anche chiedere la cessione del credito per avere lo sconto immediato in fattura!

Come si calcola l’incentivo che otterrò?

Il valore dell’incentivo dipende dalla zona climatica nella quale verrà fatta l’installazione, dalla potenza e dal livello di efficienza del del nuovo condizionatore. Facciamo due esempi semplici:

  1. 612,00 Euro per un condizionatore di casa nel nord Italia in zona climatica E, il modello nuovo ha una potenza nominale di 4,0 kW in caldo (come taglia equivale al classico 3,5 kW o 12.000 btu/h) e un COP (indice del rendimento istantaneo in riscaldamento) di 4,0.
  2. 2.486,86 Euro per un condizionatore in negozio in zona climatica E, potenza 16 kW in caldo con un COP di 4,2.

 

L’importo viene erogato in una unica soluzione nel conto corrente indicato dal richiedente fino al limite di 5.000,00 Euro. Per importi superiori il premio viene diviso in due ed erogato in due anni.

 

Posso sempre utilizzare il Conto Termico 2.0 per sostituire il mio vecchio condizionatore?

Si, se il vecchio condizionatore è di tipo “a pompa di calore” e può quindi anche riscaldare.

Si, se il nuovo condizionatore ha una potenza nominale uguale (tolleranza in eccesso del 10%) o inferiore al modello vecchio.

Si, però il vecchio condizionatore va smaltito e non può essere quindi riutilizzato.

Si, anche se hai la partita IVA. Vale quindi anche per il negozio, l’ufficio, l’hotel, il ristorante, ecc.

Quanto mi costa richiedere il Conto Termico 2.0?

L’unica nota dolente del CT 2.0 è la burocrazia (essendo in Italia non potevamo certo aspettarci delle semplificazioni) e per questo è necessario affidarsi a chi sa esattamente cosa bisogna fare per ottenere l’incentivo. Si parte dalla raccolta di immagini pre e post intervento fino alla compilazione di una serie di documenti e dati da inserire on-line per poi chiudere l’iter con lo smaltimento del vecchio apparecchio. L’intera procedura ha un costo che parte da circa 200 euro per gli impianti di climatizzazione residenziali e sale in base alla complessità dell’intervento.

L’incentivo è garantito?

Quando il GSE (ente nazionale preposto alla valutazione e pagamento dell’incentivo) accetta la domanda, l’incentivo è garantito e l’erogazione avviene entro 3/5 mesi dalla richiesta. Per evitare errori nella fase preparatoria alla domanda è fondamentale che il sopralluogo, svolto durante il preventivo, venga eseguito da un tecnico preparato che valuti attentamente eventuali anomalie. Le nostre pratiche vengono demandate ad uno studio nazionale che garantisce l’incentivo al 100% e quindi il cliente che si appoggia a noi è sempre tutelato. Il fondo istituito a favore del Conto Termico è pari a 900 milioni di euro annuali!

Per sostituire un condizionatore è meglio la detrazione fiscale o il Conto Termico 2.0?

La detrazione fiscale è uno strumento utile a ridurre l’impatto economico degli interventi di riqualificazione energetica e/o ristrutturazione degli edifici. Normalmente si utilizza la detrazione del 50%, riservato alle ristrutturazioni, anche per la sostituzione dei climatizzatori perché burocraticamente più semplice (e quindi meno costosa) della detrazione del 65% per l’efficientamento energetico. Questi due tipi di detrazione però prevedono la dilazione dell’incentivo in 10 anni e quindi per importi bassi risultano poco attraenti. Inoltre la detrazione del 50% e quella del 65% viene applicata nell’IRPEF che, essendo una imposta sul reddito, potrebbe non essere sempre utilizzabile pienamente per chi ha reddito basso o se viene raggiunta la soglia massima utilizzabile. In questi giorni è stata introdotta la possibilità di cessione del credito anche per questo tipo di detrazioni ma ancora le regole applicative non sono chiare e quindi ne riparleremo in un altro articolo quando i tempi saranno maturi.

Posso utilizzare il Conto Termico anche per altri interventi?

Certo, il Conto Termico è nato per incentivare interventi per l'incremento dell'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. Sono quindi incentivabili:

  1. Impianti solari termici, anche per nuove installazioni.
  2. Caldaie e stufe a pellets, legna e biomassa in genere.
  3. Pompe di calore per riscaldamento.
  4. Scaldacqua in pompa di calore.
  5. Sistemi ibridi (caldaia+pdc).

Ogni categoria sopra indicata deve rispettare le rispettive regole applicative redatte dal GSE.

 

Noi operiamo in un raggio di 40km, se vuoi maggiori infom

Luca, New System srl. Bibione VE

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12 luglio 2018 4 12 /07 /luglio /2018 11:00

NEW SYSTEM ti spiega il Conto Termico 2.0

 

A Bibione, Lignano e zone limitrofe noi della NEW SYSTEM utilizziamo sempre di più il Conto Termico 2.0 per far ottenere ai Nostri clienti importanti ed immediati risparmi economici per la sostituzione di: climatizzatori, sistemi VRV e VRF, stufe e caldaie a pellet o legna, impianti solari termici, scaldabagni elettrici.

 

Scopri di più sul Conto Termico 2.0 con 7 domande e 7 risposte.

 

  1. Cosa è il Conto Termico 2.0?
  2. E’ più conveniente il Conto Termico 2.0 oppure la Detrazione fiscale 65%?
  3. Chi può usufruirne?
  4. Quali interventi sono incentivati dal Conto Termico 2.0?
  5. Ho garanzia di ricevere l’incentivo?
  6. Cosa è la cessione del credito?
  7. Alcuni esempi reali?

 

 

  1. Il conto Termico 2.0 è un incentivo erogato direttamente dal GSE e può arrivare a coprire fino al 65% dell’intera spesa sostenuta per interventi di sostituzione di un impianto termico. Il bonus viene bonificato entro 3 mesi nel conto corrente del richiedente in unica rata per incentivi fino a 5.000 euro. Per importi superiori si riceveranno due bonifici, uno entro 3 mesi e l’altro l’anno successivo.

 

  1. Rispetto alla detrazione fiscale del 65% per interventi di efficientamento energetico, che spalma il bonus in 10 anni, il Conto Termico è spesso più conveniente perché viene erogato entro pochi mesi dalla richiesta e in unica soluzione fino a € 5.000,00. Per importi superiori l’incentivo del Conto Termico 2.0 viene diviso ed erogato in due rate annuali. Per conoscere l’importo di cui si ha diritto è necessario eseguire alcuni semplici calcoli che variano a seconda della tipologia di generatore che andremo ad utilizzare.

 

 

  1. L’incentivo del Conto Termico 2.0 può essere richiesto da:
  • Persone fisiche.
  • Persone giuridiche (quindi anche aziende).
  • Su immobili accatastati di cui si ha un diritto reale o personale di godimento, abitazioni private, alberghi, ristoranti e qualunque altra attività commerciale.
  1. Il Conto Termico 2.0 può essere utilizzato per:

 

  • Installazione di IMPIANTO A BIOMASSA (stufe e caldaie a pellet o legna o cippato) in sostituzione di precedenti impianti a biomassa o gasolio.
  • Installazione di POMPE DI CALORE (dai semplici mono-split a parete ai più complessi VRV) in sostituzione di impianti termici esistenti indipendentemente dalla loro tipologia.
  • Installazione di SISTEMI IBRIDI in sostituzione di impianti termici esistenti indipendentemente dalla loro tipologia.
  • Installazione di IMPIANTI SOLARI TERMICI, anche senza sostituzione di vecchi impianti.
  • Installazione di SCALDACQUA A POMPA DI CALORE in sostituzione di boiler elettrici.

 

  1. Dopo aver fatto il sopralluogo e analizzato il tipo di intervento, NEW SYSTEM è in grado di garantire l’ottenimento dell’incentivo al 100%. Ci sono alcune regole importanti da rispettare e variano a seconda della tipologia d’intervento, Noi conosciamo tutte le variabili e, avendo già ottenuto numerosi rimborsi per i Nostri clienti, abbiamo accumulato una buona esperienza. Ad ulteriore garanzia di risultato, ci appoggiamo allo studio tecnico che ha eseguito oltre 11.000 pratiche in tutta Italia e tutte sono state accettate.

 

  1. Ecco alcuni esempi reali:
  1. Sostituzione chiller in un Albergo a Bibione, incentivo di € 7.077,50  in 2 anni pari a circa il 65% dell’intera spesa sostenuta.

 

  1. Sostituzione stufa a pellet in una casa a Bevazzana, incentivo di € 1.403,75  in unica rata pari a circa il 50% dell’intera spesa sostenuta.

 

  1. Sostituzione climatizzatore dual-split a Bibione Pineda, incentivo di € 854,64 in unica rata pari a circa il 42% dell’intera spesa sostenuta.

 

  1. La Cessione del Credito equivale ad uno sconto immediato, ottieni subito uno sconto equivalente all’incentivo del Conto Termico e autorizzi noi a riceverlo al posto tuo. Con la Cessione del Credito siamo noi ad aspettare di ricevere l’incentivo dal GSE.

 

 

Contattaci per ulteriori informazioni,

non perdere questa importante occasione!

 

Luca Angioi

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10 maggio 2018 4 10 /05 /maggio /2018 16:08

QUANTO PUO' COSTARE RICARICARE IL CLIMATIZZATORE NEL 2018?

Ho già parlato in altri articoli del classico e diffuso problema di dover caricare il proprio condizionatore di casa, se non lo avete già fatto vi consiglio di leggere anche l’articolo CLIMATIZZATORI, ogni quanto vanno ricaricati?  dove metto bene in chiaro che il gas dei condizionatori non si consuma durante il funzionamento.

Prima di chiamare il tecnico leggi Problemi con il condizionatore? Prova semplici controlli fai da te  

Quando un condizionatore ha bisogno di essere ricaricato

il problema è “sempre” causato da una perdita!

E le perdite vanno “sempre” riparate!

 

Negli ultimi anni i climatizzatori residenziali hanno iniziato ad utilizzare l’R32 abbandonando sempre più il R410A, il R407C ormai è utilizzato solo in poche macchine mentre è ormai bandito l’R22. Tutti questi passaggi da un gas all’altro sono dovuti alla ricerca di una soluzione contro l’effetto serra e il buco dell’ozono. Ad oggi la soluzione migliore per i climatizzatori domestici e rappresentata dall’R32 perché è meno dannoso per l’ambiente e permette di migliorare l’efficienza dei climatizzatori però, non è esente da controindicazioni. L’R32 è infatti un gas infiammabile se presente in concentrazioni elevate e riduce ma non azzera il problema dell’effetto serra. Nei prossimi anni quindi c’è da aspettarsi ancora qualche novità in tema di refrigeranti.

Da l’anno scorso stiamo assistendo a continui aumenti che colpiscono tutti i refrigeranti, questo problema è dovuto principalmente a vincoli sulle quantità importabili in UE che causano uno squilibrio tra domanda ed offerta. Questi continui aumenti rendono impossibile indicare un prezzo di riferimento credibile ma cercherò di darvi comunque qualche informazione utile. Il costo dei refrigeranti, oltre a dipendere dalle quotazioni (impazzite!), può cambiare notevolmente in base alla quantità acquistata e al formato di bombola utilizzato. Esistono in commercio per chi fa assistenza bombole da solo 1 kg fino alle più comuni da 11/13 kg ma esistono addirittura bombole oltre 40 kg utilizzate da chi fa grandi impianti. E’ evidente che chi lavora con bombole piccole il costo al Kg sarà sicuramente più alto di chi utilizza formati maggiori. Io generalmente utilizzo bombole da 11/13 kg e, con le ultime quotazioni i prezzi di vendita ai miei clienti (prezzi aggiornati ad Aprile 2018) sono :

27,00€/kg   R32

74,00 €/kg  R407

85,00 €/kg  R410

Fortunatamente un sistema mono-split casalingo moderno difficilmente arriva a contenere 1 kg di gas e quindi la spesa da sostenere per la ricarica non dovrebbe risultare insostenibile.

Nel caso il condizionatore utilizzi ancora l’R22 la situazione è un po’ più complicata e costosa perché questo gas è fuori produzione e la sua commercializzazione come gas “vergine” è illegale. Le macchine in R22 sono ormai molto anziane e spesso risulta più conveniente la sostituzione rispetto alla riparazione, inoltre si possono usare varie agevolazioni scegliendo tra Conto Termico 2.0 (anche con cessione del credito) e detrazioni 50% o 65%.

Mediamente il costo (diritto di chiamata, intervento,) per un controllo e una ricarica di un condizionatore casalingo si può aggirare attorno tra i € 50,00/60,00+ IVA al quale va aggiunto il costo del refrigerante e di eventuali pezzi di ricambio e/o oneri aggiuntivi come spese km, ecc.

IMPORTANTE!

Dato che il gas viene a mancare esclusivamente in caso di perdita, e che nessuna perdita si rimargina da sola, è auspicabile che il tecnico che esegue l’intervento elimini la perdita prima di mettere nuovo gas nell’impianto. Le perdite vanno “sempre” riparate, lo prevede anche la legge!

La legge prevede infatti che un impianto afflitto da una perdita di refrigerante vada riparato “subito!” ed entro 1 mese dalla riparazione venga verificata nuovamente la tenuta dell’impianto.

Per Vostra tutela, quando chiamate un tecnico chiedetegli subito se è certificato F-Gas, abilitazione fondamentale per poter manipolare i refrigeranti fluorati, informatevi preventivamente delle tariffe che applica e del costo del refrigerante per evitare brutte sorprese. Inoltre, se il Vostro impianto deve essere ricaricato, esigete che la perdita sia riparata prima di caricare nuovo refrigerante!

RICORDATE!

I gas refrigeranti sono dannosi per l’ambiente, possono essere nocivi per le persone e se non sistemate le perdite svuotano il vostro portafoglio!

By Luca Angioi, NEW SYSTEM srl  Bibione  VE    www.newsystem-online.it

 

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27 aprile 2018 5 27 /04 /aprile /2018 21:45

Rete PREGI

 

La prima rete creata dagli Installatori per gli Installatori!

 

Rete PREGI nasce il 22 marzo 2018 dalla volontà di 12 imprenditori che hanno deciso di unire le proprie forze ed idee creando una rete d’impresa nel Friuli Venezia Giulia e Veneto.

 

Le Aziende della Rete PREGI operano nel settore dell’impiantistica termoidraulica ed elettrica realizzando impianti ad alto contenuto tecnologico ed innovativo con l’obiettivo di raggiungere sempre la migliore efficienza energetica. Il nome Rete PREGI, vuole trasmettere la qualità intrinseca delle aziende aderenti al progetto le quali ambiscono ad essere riconosciute nel mercato come imprese di pregio. Il nome della Rete PREGI nasce dall’acronimo:

 

Rete   Professionisti Risparmio Energetico e Gestione Impianti.

 

La Rete PREGI è aperta a nuove aziende che vogliano affrontare con maggior forza e competenza il mercato dell’installazione e manutenzione impianti cercando sempre di offrire soluzioni in grado di migliorare l’efficienza energetica del sistema edificio/impianto.

Le Aziende della Rete PREGI godono di moltissimi vantaggi:

  • Miglior prezzo d’acquisto!
  • Formazione personalizzata!
  • Linea diretta con il produttore!
  • Azioni di co-marketing personalizzate!
  • Supporto commerciale direttamente dalle aziende partner!
  • Condivisione Know-how grazie all’interscambio di esperienze tra colleghi!
  • Miglioramento dell’immagine aziendale!
  • Realizzazione campagne di marketing ed eventi finanziati dai partner!

 

Abbiamo già attivato le partnership con:

 

3E Studio: pratiche conto termico 2.0 e detrazioni fiscali.

AR Riscaldamento: contabilizzazione, climatizzazione, impianti radianti, ecc.

Aton: storage energia elettrica.

Elco: caldaie, PDC, sistemi ibridi, solare termico, chiller, ecc.

General: climatizzazione ad espansione diretta, VRF.

Oventrop: valvolame, gruppi di rilancio, ecc.

Paradigma: caldaie, PDC, biomassa, solare termico, ecc.

Salmson: circolatori e pompe.

Stelbi: impianti radianti, climatizzazione, sistemi distribuzione, ecc.

 

Aderire alla Rete PREGI offre tantissimi vantaggi e costa pochissimo, per maggiori informazioni scrivimi  angioiluca@gmail.com

 

Non perdere tempo, chiedi subito come partecipare alla

Rete PREGI,

i posti sono limitati e le zone vengono concesse in esclusiva!

 

Rete PREGI

Luca Angioi

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21 giugno 2017 3 21 /06 /giugno /2017 17:32

TAX CREDIT ALBERGHI prorogata per tutto il 2017!

Ottime notizie per chi vuole investire nella propria struttura alberghiera, la legge di bilancio 2017 ha  prorogato per tutto il 2017 della Tax Credit Alberghi, istituita con il decreto “art bonus” DL 83/2014, per favorire la riqualificazione delle strutture ricettive. La Tax Credit Alberghi prevede la detrazione fiscale di numerosi interventi migliorativi ed è applicabile nella misura del 65% della spesa sostenuta e fino ad un massimo di 200.000 euro.

Hanno diritto alla bonus tax tutte le strutture ricettive con almeno 7 camere: alberghi, villaggi, residenze turistiche, alberghi diffusi, apart hotel, marina resort e anche agriturismi. La struttura deve risultare aperta almeno dal gennaio 2012.

Non hanno diritto al tax credit alberghi: Ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed & breakfast.

Gli interventi che rientrano in questa agevolazione riguardano:

Costruzione di servizi igienici se con ampliamento dei volumi rispetto a quelli esistenti.

Installazione impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Installazione impianti solari termici per la produzione di acqua calda.

Realizzazione di nuovi impianti termici ed idraulici finalizzati alla riduzione del consumo energetico…

Interventi di miglioramento dell’efficienza energetica…

Ripristino di edifici, o parte di essi, attraverso la loro ricostruzione…

Adeguamento sismico degli edifici.

Realizzazione di baconi e logge…

Recupero dei locali sottotetto…

Sostituzione serramenti interni con modelli aventi caratteristiche migliorative …

Sostituzione pavimentazioni privilegiando materiali sostenibili…

Installazione o sostituzione impianti di comunicazione ed allarme…

Eliminazione di barriere architettoniche…

Acquisto, rifacimento o sostituzione cucine…

Acquisto di mobili e componenti d’arredo interno ed esterno..

Per poter richiedere la Tax Credit Alberghi 2017 le imprese dovranno presentare una domanda telematica al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo entro il 28 febbraio 2018. Utilizzando il portale MIBACT si potrà inviare la documentazione richiesta.

Per chi fosse interessato a realizzare impianti finalizzati alla riduzione dei consumi energetici della propria struttura (esclusivamente per le zone di Bibione, Lignano e località limitrofe) può chiedere informazioni senza impegno telefonandoci o inviandoci una mail.

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Presentazione

  • : Blog di New System S.r.l.
  • : Consigli per non prendere fregature e saper scegliere caldaia, condizionatore, pdc e tutto quello che riguarda il risparmio energetico. Scelte etiche, uso intelligente dell'energia, riduzione degli sprechi, novità.
  • Contatti

Profilo

  • New System srl
  • Nato nel 1974, ho sempre vissuto a Bibione. Da oltre 20 anni lavoro nell'azienda di famiglia che si è evoluta nel tempo diventando un punto di riferimento per chi vuole impianti di qualità e soluzioni tecnologiche di alto livello. Hobby? Sci, Foto, Running, Camper. Sono presidente di una nuova rete di imprese: Rete PREGI, le migliori aziende termo idrauliche in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ho scritto un articolo per ProntoPro su come negli ultimi anni l'efficienza energetica sia nettamente migliorata grazie alla nuova tecnologia:  https://www.prontopro.it/blog/come-la-tecnologia-ha-migliorato-il-risparmio-energetico/
  • Nato nel 1974, ho sempre vissuto a Bibione. Da oltre 20 anni lavoro nell'azienda di famiglia che si è evoluta nel tempo diventando un punto di riferimento per chi vuole impianti di qualità e soluzioni tecnologiche di alto livello. Hobby? Sci, Foto, Running, Camper. Sono presidente di una nuova rete di imprese: Rete PREGI, le migliori aziende termo idrauliche in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ho scritto un articolo per ProntoPro su come negli ultimi anni l'efficienza energetica sia nettamente migliorata grazie alla nuova tecnologia: https://www.prontopro.it/blog/come-la-tecnologia-ha-migliorato-il-risparmio-energetico/

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