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27 giugno 2020 6 27 /06 /giugno /2020 10:14

I migliori condizionatori residenziali del 2020, le marche ai raggi X. 

In blu gli aggiornamenti principali del 2020

In questo articolo voglio condividere quello che conosco delle varie marche che producono o rivendono con loro marchio i condizionatori che poi finiscono a casa nostra, quindi i commenti che seguiranno si riferiscono esclusivamente alle gamme per il settore residenziale. In 25 anni di lavoro ne ho installati e ne installo molti ogni anno e curo direttamente anche l’assistenza post-vendita per la mia ditta. Per correttezza cercherò di essere il più imparziale possibile dando informazioni magari generiche ma che possano indirizzarvi verso una scelta più consapevole. Si tratta ovviamente di pareri basati sull'esperienza personale, si possono condividere come contestare liberamente. Un prodotto da me poco apprezzato per altri può essere ottimo e viceversa, ascoltate sempre più pareri e, fino a prova contraria, fidatevi di chi ve lo propone ma ricordate di chiedere sempre: in caso di problemi chi viene a ripararmelo? L'assistenza prima o poi servirà, magari anche solo per una pulizia dell'unità interna, e non tutte le zone d'Italia sono coperte allo stesso modo dai centri assistenza ufficiali. Consiglio di scegliere un installatore con la sede vicina a dove vorrete far installare il climatizzatore e che vi garantisca di poter intervenire direttamente in post-vendita.

 

AERMEC: Marchio Italiano famoso nel settore terziario e industriale con una vasta gamma di prodotti idronici. Nel settore residenziale ad espansione diretta offre solo una piccola gamma di prodotti Gree rimarchiati, prezzo nella media. VOTO 6

 

ARISTON: Marchio Italiano famoso nel mondo degli elettrodomestici, nel settore della climatizzazione residenziale ormai si limita a rivendere macchine di produzione Gree offrendo una gamma molto limitata, prezzo nella media. VOTO 6

 

DAITSU: Marchio inventato in Italia per commercializzare prodotti di livello medio/basso ma venduti ad un prezzo onesto. La gamma è molto limitata, i prodotti sono semplici e senza particolari pretese. VOTO 6,5

 

DAIKIN: In assoluto il nome più famoso nel mondo del condizionamento civile grazie a forti investimenti di marketing ma anche come ricerca e sviluppo. Prodotti sempre all’avanguardia e dalle caratteristiche di alto livello, spesso un passo avanti rispetto alla concorrenza,  i top di gamma nel mondo residenziale sono il modello Stylish e l’Emura. Purtroppo il costo dei prodotti Daikin è molto alto e non solo in fase di acquisto, l’affidabilità dei prodotti è discreta ma i pezzi di ricambio costano spesso uno sproposito, a volte anche il triplo della concorrenza.  Il catalogo residenziale Daikin 2020 non presenta grosse novità, la serie mono split FTXP nelle taglie 2,0 kW e 7,1 kW rimane anche quest’anno la gamma base per chi vuole un prodotto a marchio DAIKIN spendendo poco, attenzione però che la garanzia su questi prodotti è di soli 2 anni. Molto apprezzato il modello FTXM-N con flash streamer per la purificazione dell'aria, argomento molto in voga quest’anno per effetto del coronavirus. Il wifi è di serie nei top di gamma e optional nei modelli economici. La garanzia su tutti i modelli è di 2+2 (ad esclusione dei modelli “economici” Siesta destinati alla grande distribuzione). VOTO 8,5 / 9,0

 

ECOFLAM: Ditta famosa per la produzione di caldaie ma, nel condizionamento ad espansione diretta si limita a mettere il proprio nome nei prodotti acquistati da produttori cinesi (il costruttore dovrebbe essere Midea). Affidabilità buona, assemblaggio approssimativo, rumorosità e qualità di fascia medio-bassa. VOTO 6,5

 

FUJI, FUJITSU, GENERAL: Ho riunito questi 3 marchi perché di fatto il prodotto esce dalle stesse fabbriche con le stesse caratteristiche, escludendo leggere varianti estetiche. Io installo General da quando ho iniziato a lavorare e ha dimostrato negli anni una affidabilità elevatissima, i costi dei ricambi sono molto contenuti rispetto ai concorrenti e il servizio offerto è diventato nel tempo molto efficiente con garanzia di trovare i ricambi anche dopo diversi anni. La gamma residenziale è completa e dall’ottimo rapporto qualità prezzo, macchine silenziose e ben costruite.  La garanzia offerta è di 5 anni sull’intera gamma e la qualità generale è di buon livello. Le differenze di prezzo tra i vari modelli sono abbastanza contenute ed è quindi consigliabile scegliere i modelli di maggior pregio. Il Top di gamma 2020 rimane il modello KGTA con sensore di presenza ed efficienza in classe A+++. Nella fascia media troviamo la serie KMTA in classe A++ alla quale si è appena aggiunta la serie KETA che differisce principalmente per l’estetica più ricercata. Chi vuole spendere meno deve orientarsi sulla serie KPCA. Rimangono ancora a listino i prodotti in R410A a completamento della gamma multisplit con più di 2 unità interne, nuova di quest’anno la serie KMCC che unifica così l’estetica dei prodotti da parete R410A con quelli in R32 (è uguale alla serie KMTA). Il Wifi è optional su tutta la gamma ma il kit è facilmente installabile a bordo macchina anche in post-vendita. VOTO 8,5

 

GREE: Tra i principali produttori mondiali di climatizzatori residenziali, produce a marchio proprio e molti prodotti di altri marchi sono di produzione GREE. La gamma si è ampliata molto negli ultimi anni e ai prodotti semplici ed economici hanno affiancato anche macchine di fascia medio-alta. Costruzione di medio livello, affidabilità buona, rapporto qualità/prezzo vantaggioso. VOTO 7

 

HAIER: Tra i primi prodotti cinesi ad arrivare in Italia, ne ho installati parecchi molti anni fa ma poi ho cambiato marchio perché non ero soddisfatto dell’affidabilità dei loro prodotti. Ormai non li tratto da anni e quindi non esprimo un parere sulla gamma attuale. La gamma 2020 è molto completa e presenta prodotti esteticamente validi.

 

HITACHI: Costruzione di qualità ma non sempre l’affidabilità è adeguata (esperienza personale su macchine costruite dopo il 2010 e confrontandomi con diversi colleghi) e purtroppo i ricambi si fanno pagare carissimi. La silenziosità è ottima ma Daikin fa ancora meglio ed è più affidabile. Il prezzo è in linea con i prodotti di fascia alta. VOTO 7

 

HISENSE: Produttore asiatico che sta iniziando a diffondersi in Italia, prodotti dal valido rapporto qualità/prezzo e sufficientemente silenziosi. Da prendere in considerazione se si vuole spendere poco senza andare su prodotti di marche strane. Non esprimo il voto perché troppo recente per poterlo valutare correttamente ma i primi feedback sono positivi.

 

HOKKAIDO: Prodotto cinese con marchio creato ad hoc per il mercato italiano, affidabilità buona, assemblaggio approssimativo, qualità di fascia medio-bassa. Ideale per appartamenti da affittare, la gamma non è molto ampia ma sufficiente per la maggior parte dei casi. VOTO 6,5

 

LG: Colosso dell’elettronica mondiale famoso per i propri TV e per la telefonia mobile. Nei climatizzatori si posiziona nella fascia media di mercato offrendo alcuni prodotti con soluzioni innovative. I prodotti 2020 della serie ArtCool e DualCool sono controllabili attraverso gli assistenti vocali,  la gamma Atmosfera promette un livello di filtrazione dell’aria superiore rispetto ai soliti standard. Rimane ancora in gamma la serie Quadro, soluzione unica nel mercato ad offre su un modello a parete la diffusione dell’aria su 4 direzioni diverse. L’affidabilità dei prodotti è di medio livello. VOTO 7

 

MIDEA: Produttore cinese di fama mondiale, non l’ho mai trattato come marchio ma ci ho comunque avuto spesso a che fare dato che molti concorrenti si fanno vendere i loro prodotti per rimarchiarli. La qualità non raggiunge standard elevati ma in rapporto al prezzo rimangono delle valide alternative per chi vuole spendere rimanendo comunque su dei prodotti dalla buona affidabilità. VOTO 7

 

MITSUBISHI ELECTRIC: Prodotti eccezionali per caratteristiche tecniche con il grande vantaggio di avere tutt’ora una affidabilità ineccepibile! Gamma molto completa e prodotti di qualità la piazzano nella fascia di mercato medio-alta e alta. Mitsubishi Electric è ad oggi l’unico produttore di climatizzatori che non si sta piegando alla richiesta di mercato di avere prodotti di basso prezzo (ad eccezione della serie SMART). Il Top di gamma del 2020 è rappresentato ancora dalla linea Kirigamine MSZ-LN che rappresenta il meglio della tecnologia attualmente disponibile nel mondo della climatizzazione residenziale. Il WiFi è ora di serie su tutta la gamma residenziale a parete. Fino al 31/08/2020 Mitsubishi Electric offre gratuitamente l’estensione di garanzia a 5 anni (normalmente ne offre 4).VOTO 9

Ps: da non confondere con Mitsubishi Daya Heavy Industries perché non c'entra niente.

 

OLIMPIA SPLENDID: Ditta italiana con fabbriche anche in cina, famosa per i prodotti monoblocco di buona qualità. Nei sistemi monoblocco è ormai un riferimento con la gamma UNICO e quindi, quando non c'e' possibilita di installare un sistema splittato è sicuramente da prendere in considerazione. La gamma split residenziale è stata rivista ed è ora composta da prodotti mono- split e multi-split denominati NEXYA, costruiti da Midea e rimarchiati, si posizionano su un livello di qualità medio-bassa ma con un prezzo molto aggressivo e con una buona affidabilità. VOTO 7

 

RIELLO: Ennesimo costruttore di caldaie buttatosi nel mondo della climatizzazione per completare il proprio catalogo, come molti altri i suoi climatizzatori sono prodotti rimarchiati ma la provenienza è suddivisa per fasce. I prodotti da prezzo sono ovviamente cinesi, i TOP di gamma dovrebbero essere tutti di provenienza HITACHI. VOTO nd

 

PANASONIC, TOSHIBA, SHARP: Li conosco solo di fama e li reputo ottimi prodotti di fascia medio-alta, ho installato in passato alcuni prodotti a marchio Panasonic senza riscontrare criticità. I prodotti della gamma economica però non mi sono piaciuti molto perché risentono di una costruzione troppo “leggera” che da origine spesso a rumorosità eccessiva proveniente dall’unità esterna (difetto che affligge sempre più spesso i prodotti di fascia bassa di qualunque marchio, la corsa al risparmio si paga!). Toshiba e Sharp non offrono una gamma di prodotti molto ampia ma, non sono marchi che puntano a stupire il cliente ma in cambio offrono macchine costruite bene. Il top di gamma 2020 di Toshiba è rappresentato dalla serie Super Daisekai 9. VOTO 7/8

 

 

SAMSUNG: Il maggior colosso dell’elettronica mondiale, famoso nel settore TV e Telefonia mobile (e molto altro) ma, nei condizionatori, non è  ancora al TOP e si colloca nella fascia media di mercato offrendo però soluzioni spesso innovative e particolari. La qualità dei componenti utilizzati può creare problemi di affidabilità difficili da risolvere. Purtroppo mi è capitato più volte di essere chiamato da alcuni clienti per riparare il proprio condizionatore ma dopo soli 5 anni dall'installazione diventa difficile trovare i ricambi. Samsung ha una forte propensione all'innovazione e grandi capacità e risorse di marketing ma dovrebbe tutelare di più i clienti garantendo ricambi per periodi più lunghi (motivo per cui non propongo ai miei clienti questo marchio). Molto interessanti e ideali in ambienti molto piccoli, i modelli Samsung dotati di sistema Wind Free, con una gamma rinnovata nel 2020, che attraverso 21.000 microfori riescono a ridurre notevolmente il fastidio provocato dai flussi di aria fredda generati dai normali condizionatori. Questa comoda funzione è però attivabile solo utilizzando il climatizzatore alla minima potenza. VOTO 7

 

STELBI: Marchio Italiano riservato ai professionisti che importa prodotti asiatici realizzati su loro specifiche, qualità da prodotto di gamma media, buon prezzo e soprattutto garanzia 5 anni! La gamma residenziale 2018 è già tutta in R32, il catalogo non è molto ampio ma comunque sufficiente per la maggior parte dei casi. Il prodotto più centrato è il modello VEGA, buona efficienza, dimensioni compatte, wifi integrato di serie e ottimo rapporto qualità/prezzo. VOTO 7+

 

TECKNOPOINT: Marchio italiano da tenere in considerazione quando ci sono problemi nel poter installare i classici sistemi splittati. Ha un buon catalogo di prodotti monoblocco e "invisibili" raffreddati ad aria o ad acqua. Ideale per centri storici e zone con vincoli paesaggistici. VOTO 7

 

VAILLANT: Non lo installo ma ne ho visti un po facendo assistenza. Il nome è importante ma, come tanti costruttori di caldaie, i loro climatizzatori sono importati dalla Cina e rimarchiati. La gamma residenziale CLIMAVAIR 2020 è di produzione GREE. Senza grosse pretese. VOTO 6

 

DE LONGHI, ELECTRA, MCQUAY: Non li installo più da diversi anni perché non mi sono piaciuti come prodotti, la qualità era inadeguata al prezzo e troppo spesso anche affidabilità inesistente. McQuay ora è di proprietà Daikin e quindi potrebbe esserci la possibilità che migliorino i propri prodotti nel residenziale.

 

By Luca Angioi, NEW SYSTEM srl, Bibione VE

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16 agosto 2019 5 16 /08 /agosto /2019 14:52

Quanto vale il mio vecchio condizionatore?

Un condizionatore vecchio, magari installato 10 anni fa può valere molto!

Vendere un vecchio condizionatore non è una buona idea perché la sua quotazione sarebbe sicuramente molto bassa. La scelta migliore per valorizzare il vecchio climatizzatore è quella di sostituirlo richiedendo  l’incentivo (praticamente immediato) concesso dal Conto Termico 2.0! Questo incentivo viene erogato entro 2/3 mesi dall’installazione del nuovo climatizzatore ma puoi anche chiedere la cessione del credito per avere lo sconto immediato in fattura!

Come si calcola l’incentivo che otterrò?

Il valore dell’incentivo dipende dalla zona climatica nella quale verrà fatta l’installazione, dalla potenza e dal livello di efficienza del del nuovo condizionatore. Facciamo due esempi semplici:

  1. 612,00 Euro per un condizionatore di casa nel nord Italia in zona climatica E, il modello nuovo ha una potenza nominale di 4,0 kW in caldo (come taglia equivale al classico 3,5 kW o 12.000 btu/h) e un COP (indice del rendimento istantaneo in riscaldamento) di 4,0.
  2. 2.486,86 Euro per un condizionatore in negozio in zona climatica E, potenza 16 kW in caldo con un COP di 4,2.

 

L’importo viene erogato in una unica soluzione nel conto corrente indicato dal richiedente fino al limite di 5.000,00 Euro. Per importi superiori il premio viene diviso in due ed erogato in due anni.

 

Posso sempre utilizzare il Conto Termico 2.0 per sostituire il mio vecchio condizionatore?

Si, se il vecchio condizionatore è di tipo “a pompa di calore” e può quindi anche riscaldare.

Si, se il nuovo condizionatore ha una potenza nominale uguale (tolleranza in eccesso del 10%) o inferiore al modello vecchio.

Si, però il vecchio condizionatore va smaltito e non può essere quindi riutilizzato.

Si, anche se hai la partita IVA. Vale quindi anche per il negozio, l’ufficio, l’hotel, il ristorante, ecc.

Quanto mi costa richiedere il Conto Termico 2.0?

L’unica nota dolente del CT 2.0 è la burocrazia (essendo in Italia non potevamo certo aspettarci delle semplificazioni) e per questo è necessario affidarsi a chi sa esattamente cosa bisogna fare per ottenere l’incentivo. Si parte dalla raccolta di immagini pre e post intervento fino alla compilazione di una serie di documenti e dati da inserire on-line per poi chiudere l’iter con lo smaltimento del vecchio apparecchio. L’intera procedura ha un costo che parte da circa 200 euro per gli impianti di climatizzazione residenziali e sale in base alla complessità dell’intervento.

L’incentivo è garantito?

Quando il GSE (ente nazionale preposto alla valutazione e pagamento dell’incentivo) accetta la domanda, l’incentivo è garantito e l’erogazione avviene entro 3/5 mesi dalla richiesta. Per evitare errori nella fase preparatoria alla domanda è fondamentale che il sopralluogo, svolto durante il preventivo, venga eseguito da un tecnico preparato che valuti attentamente eventuali anomalie. Le nostre pratiche vengono demandate ad uno studio nazionale che garantisce l’incentivo al 100% e quindi il cliente che si appoggia a noi è sempre tutelato. Il fondo istituito a favore del Conto Termico è pari a 900 milioni di euro annuali!

Per sostituire un condizionatore è meglio la detrazione fiscale o il Conto Termico 2.0?

La detrazione fiscale è uno strumento utile a ridurre l’impatto economico degli interventi di riqualificazione energetica e/o ristrutturazione degli edifici. Normalmente si utilizza la detrazione del 50%, riservato alle ristrutturazioni, anche per la sostituzione dei climatizzatori perché burocraticamente più semplice (e quindi meno costosa) della detrazione del 65% per l’efficientamento energetico. Questi due tipi di detrazione però prevedono la dilazione dell’incentivo in 10 anni e quindi per importi bassi risultano poco attraenti. Inoltre la detrazione del 50% e quella del 65% viene applicata nell’IRPEF che, essendo una imposta sul reddito, potrebbe non essere sempre utilizzabile pienamente per chi ha reddito basso o se viene raggiunta la soglia massima utilizzabile. In questi giorni è stata introdotta la possibilità di cessione del credito anche per questo tipo di detrazioni ma ancora le regole applicative non sono chiare e quindi ne riparleremo in un altro articolo quando i tempi saranno maturi.

Posso utilizzare il Conto Termico anche per altri interventi?

Certo, il Conto Termico è nato per incentivare interventi per l'incremento dell'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. Sono quindi incentivabili:

  1. Impianti solari termici, anche per nuove installazioni.
  2. Caldaie e stufe a pellets, legna e biomassa in genere.
  3. Pompe di calore per riscaldamento.
  4. Scaldacqua in pompa di calore.
  5. Sistemi ibridi (caldaia+pdc).

Ogni categoria sopra indicata deve rispettare le rispettive regole applicative redatte dal GSE.

 

Noi operiamo in un raggio di 40km, se vuoi maggiori infom

Luca, New System srl. Bibione VE

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10 maggio 2018 4 10 /05 /maggio /2018 16:08

QUANTO PUO' COSTARE RICARICARE IL CLIMATIZZATORE NEL 2018?

Ho già parlato in altri articoli del classico e diffuso problema di dover caricare il proprio condizionatore di casa, se non lo avete già fatto vi consiglio di leggere anche l’articolo CLIMATIZZATORI, ogni quanto vanno ricaricati?  dove metto bene in chiaro che il gas dei condizionatori non si consuma durante il funzionamento.

Prima di chiamare il tecnico leggi Problemi con il condizionatore? Prova semplici controlli fai da te  

Quando un condizionatore ha bisogno di essere ricaricato

il problema è “sempre” causato da una perdita!

E le perdite vanno “sempre” riparate!

 

Negli ultimi anni i climatizzatori residenziali hanno iniziato ad utilizzare l’R32 abbandonando sempre più il R410A, il R407C ormai è utilizzato solo in poche macchine mentre è ormai bandito l’R22. Tutti questi passaggi da un gas all’altro sono dovuti alla ricerca di una soluzione contro l’effetto serra e il buco dell’ozono. Ad oggi la soluzione migliore per i climatizzatori domestici e rappresentata dall’R32 perché è meno dannoso per l’ambiente e permette di migliorare l’efficienza dei climatizzatori però, non è esente da controindicazioni. L’R32 è infatti un gas infiammabile se presente in concentrazioni elevate e riduce ma non azzera il problema dell’effetto serra. Nei prossimi anni quindi c’è da aspettarsi ancora qualche novità in tema di refrigeranti.

Da l’anno scorso stiamo assistendo a continui aumenti che colpiscono tutti i refrigeranti, questo problema è dovuto principalmente a vincoli sulle quantità importabili in UE che causano uno squilibrio tra domanda ed offerta. Questi continui aumenti rendono impossibile indicare un prezzo di riferimento credibile ma cercherò di darvi comunque qualche informazione utile. Il costo dei refrigeranti, oltre a dipendere dalle quotazioni (impazzite!), può cambiare notevolmente in base alla quantità acquistata e al formato di bombola utilizzato. Esistono in commercio per chi fa assistenza bombole da solo 1 kg fino alle più comuni da 11/13 kg ma esistono addirittura bombole oltre 40 kg utilizzate da chi fa grandi impianti. E’ evidente che chi lavora con bombole piccole il costo al Kg sarà sicuramente più alto di chi utilizza formati maggiori. Io generalmente utilizzo bombole da 11/13 kg e, con le ultime quotazioni i prezzi di vendita ai miei clienti (prezzi aggiornati ad Aprile 2018) sono :

27,00€/kg   R32

74,00 €/kg  R407

85,00 €/kg  R410

Fortunatamente un sistema mono-split casalingo moderno difficilmente arriva a contenere 1 kg di gas e quindi la spesa da sostenere per la ricarica non dovrebbe risultare insostenibile.

Nel caso il condizionatore utilizzi ancora l’R22 la situazione è un po’ più complicata e costosa perché questo gas è fuori produzione e la sua commercializzazione come gas “vergine” è illegale. Le macchine in R22 sono ormai molto anziane e spesso risulta più conveniente la sostituzione rispetto alla riparazione, inoltre si possono usare varie agevolazioni scegliendo tra Conto Termico 2.0 (anche con cessione del credito) e detrazioni 50% o 65%.

Mediamente il costo (diritto di chiamata, intervento,) per un controllo e una ricarica di un condizionatore casalingo si può aggirare attorno tra i € 50,00/60,00+ IVA al quale va aggiunto il costo del refrigerante e di eventuali pezzi di ricambio e/o oneri aggiuntivi come spese km, ecc.

IMPORTANTE!

Dato che il gas viene a mancare esclusivamente in caso di perdita, e che nessuna perdita si rimargina da sola, è auspicabile che il tecnico che esegue l’intervento elimini la perdita prima di mettere nuovo gas nell’impianto. Le perdite vanno “sempre” riparate, lo prevede anche la legge!

La legge prevede infatti che un impianto afflitto da una perdita di refrigerante vada riparato “subito!” ed entro 1 mese dalla riparazione venga verificata nuovamente la tenuta dell’impianto.

Per Vostra tutela, quando chiamate un tecnico chiedetegli subito se è certificato F-Gas, abilitazione fondamentale per poter manipolare i refrigeranti fluorati, informatevi preventivamente delle tariffe che applica e del costo del refrigerante per evitare brutte sorprese. Inoltre, se il Vostro impianto deve essere ricaricato, esigete che la perdita sia riparata prima di caricare nuovo refrigerante!

RICORDATE!

I gas refrigeranti sono dannosi per l’ambiente, possono essere nocivi per le persone e se non sistemate le perdite svuotano il vostro portafoglio!

By Luca Angioi, NEW SYSTEM srl  Bibione  VE    www.newsystem-online.it

 

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14 aprile 2016 4 14 /04 /aprile /2016 22:09

Nuovo refrigerante R-32 novità 2016

Il refrigerante R-32 non si può definire una vera e propria novità, DAIKIN aveva già a catalogo il climatizzatore Ururu Sarara con questo tipo di gas. Inoltre il 410-A che è presente in tutti i condizionatori recenti è una miscela composta per il 50% dal R32 è il 50% da R125. Nella comunità europea è gia valido il regolamento sui gas fluorati che vieterà l’utilizzo del R410A nel 2025 in quanto a partire da quella data non potranno più essere utilizzati refrigeranti con indice GWP superiore a 750.

Vantaggi del R32

Rispetto al R410A il nuovo refrigerante mantiene un valore di ODP (indica il potenziale di impoverimento dello strato di ozono) è pari a 0; il grande vantaggio si ha nel valore GWP (indice dell’ effetto serra causa del riscaldamento globale) che passa da 2087 a 675 kg di CO2 equivalenti, e quindi l’ R32 è tre volte meno dannoso rispetto al R410A. A livello impiantistico le differenze non sono importanti, si ha un leggero aumento della pressione e un lieve miglioramento dell’efficienza che dovrebbe essere di circa 8%-10% (il resto del miglioramento dell'efficienza è dovuto alla eentuale riprogettazione della macchina). Per chi fa manutenzione l’unico obbligo è quello di dotarsi di attrezzatura compatibile ma, superato questo scoglio, la gestione di eventuali ricariche di refrigerante diventa più semplice perché si ritorna all’utilizzo di un gas puro e non di una miscela. Ritorna quindi possibile eseguire rabbocchi di refrigerante come si faceva con il vecchio R22 ormai abolito senza timore di ritrovarsi con miscele di refrigerante compromesse.

Difetti del R32

L’R32 è un gas classificato come leggermente infiammabile e quindi va maneggiato e stoccato con alcune precauzioni, soprattutto se abbiamo a che fare con molti kg di gas. A livello di installazione non ci sono problemi se il sistema installato a pochi kg di refrigerante, il livello di concentrazione che determina il limite di infiammabilità è pari a 306 grammi al metro cubo. Considerando impianti mono split e multi split che contengono ridotte quantità di refrigerante non sussistono quindi potenziali pericoli per chi si fa installare a casa propria un climatizzatore in R32. Più difficile sarà vedere grossi impianti VRV o VRF destinati ad uffici, alberghi e strutture simili con l’R32 perché questi impianti contengono molti kg di gas e potrebbe verificarsi reale pericolo d’incendio in caso di perdita accidentale di refrigerante.

Futuro del R32

DAIKIN con l’Ururu Sarara è stata la prima ad introdurre l’R32 nel mercato della climatizzazione residenziale, nel 2016 ha ampliato la gamma presentando la serie Bluevolution composta da monosplit e multisplit in R32. Molti altri marchi, tra cui Panasonic e Haier, hanno presentato quest’anno prodotti in R32 e molti altri marchi seguiranno la stessa strada. L’R32 non sarà sicuramente il refrigerante definitivo ma sicuramente sarà protagonista nei prossimi anni.

By Luca Angioi, NEW SYSTEM srl, Bibione.

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20 giugno 2013 4 20 /06 /giugno /2013 22:37

Capita prima o poi di avere problemi con il proprio climatizzatore ma non tutti i problemi richiedono l’intervento del tecnico.

La macchina non da segni di vita?

Controllate che sia alimentata elettricamente, potrebbe esserci una spina (poco professionale ma soluzione diffusa) o un interruttore che è stato inavvertitamente spento. Il problema potrebbe anche essere il telecomando, se la  macchina interna è di tipo a parete o pavimento è sempre presente un pulsante a bordo macchina per farla partire in automatico. Solitamente il tasto di accensione d’emergenza è nascosto dal pannello frontale e si trova a destra dei filtri. Avete trovato il pulsante e la macchina funziona? Problema risolto.

Il telecomando non funziona?

Cambiate batterie, se premendo i pulsanti l display non cambia mai indicazioni allora il telecomando va riparato o cambiato con un modello originale o universale (li chiamano universali ma non sempre funzionano), li vendo anch’io su www.newsystem-shop.it . Quando il display del telecomando sembra reagire alla pressione dei tasti ma il climatizzatore non risponde, nella maggior parte dei casi la colpa è imputabile al telecomando ma a volte il problema è legato al ricevitore a bordo macchina. Io per capire se il problema è il telecomando o il ricevitore utilizzo un tester IR che rileva i segnali e ne conferma l’eventuale trasmissione tramite dei Led. Ricordatevi di togliere le batterie dal telecomando quando non lo usate per lunghi periodi, potrebbe formarsi dell’ossido o peggio delle fuoriuscite di sostanze chimiche dalle batterie.

Il climatizzatore sembra funzionare ma non raffresca?

Quando lo split interno si apre e soffia aria e nella macchina esterna vedete che il ventilatore gira e sentite il rumore del compressore il problema potrebbe anche essere una mancata pulizia dei filtri. Tutte le unità interne hanno dei filtri che vanno tenuti puliti, alcuni miei clienti mi chiamano dopo anni e scopro che non li hanno mai puliti. Dovete lavarli 2 volte a stagione per tenere la macchina efficiente e respirare aria un po’ più sana. Togliete i filtri, li bagnate e li lavate delicatamente con una spugna e del detersivo , non usate “mai” spazzole perché rischiate di rovinarli. Una volta controllati i filtri riprovate e se ancora non raffresca nel 95% dei casi manca il refrigerante e in questo caso dovete far intervenire un tecnico, se la macchina deve essere ricaricata chiedete che faccia un controllo perdite per risolvere il problema in modo definitivo e ricordate che “il gas dei climatizzatori non si esaurisce mai!”. Leggi l’articolo CLIMATIZZATORI, ogni quanto vanno ricaricati?  e anche QUANTO COSTA RICARICARE IL CLIMATIZZATORE

L’unità esterna è diventata molto rumorosa?

Spesso nel tempo le lamiere della macchina esterna iniziano a vibrare creando forti rumori metallici, a macchina accesa provate ad appoggiare la mano in vari punti della macchina trovando la causa della vibrazione, spesso è la griglia che protegge la batteria alettata posteriore. Togliete la corrente di alimentazione alla macchina e infilate dei pezzetti di gomma tra le lamiere che vibrano . Ridate corrente e riprovate fino a che siete soddisfatti del risultato.

Una spia indica il filtro da pulire?

Leggete le istruzioni, è un semplice conteggio a ore che vi ricorda appunto di pulire i filtri, se lo avete già fatto dovete solo cercare il pulsante per azzerare nuovamente il conteggio. Questa spia è solo una indicazione, se non trovate il modo di spegnerla non preoccupatevi perché la macchina funzionerà ugualmente.

Dall’unità interna esce molta acqua?

Lo scarico condensa può essersi otturato e guardando la vaschetta dell’unità interna dovreste trovarla piena. Se avete un minimo di manualità cercate di capire dove scarica perché può capitare che alcuni insetti lo abbiano otturato per farvi un dispetto. Provate a disotturarlo con una semplice sondina o del filo di ferro grosso, tipo quello delle reti da recinzione facilmente reperibile in ferramenta, piegate la punta in modo che sia arrotondata e non vada a bucare la guaina, infilatela per pochi centimetri alla volta e provate a sfilarla per assicurarvi che non vi rimanga incastrata dentro al tubo. Quando pensate di aver liberato lo scarico mettete un pò di acqua nella vaschetta dell’unità interna con una bottiglia e controllate che scarichi bene.

 

By Luca Angioi  New System srl   Bibione VE   www.newsystem-shop.it

 

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9 maggio 2013 4 09 /05 /maggio /2013 15:03

Bellisima applicazione in casa Daikin, la consiglio anche al cliente finale che vuole capire esattamente l'impatto estetico che avrà installando il proprio impianto di climatizzazione per valutare con calma la posizione esteticamente più appropriata (per i consigli tecnici è "per fortuna" ancora necessario il sopralluogo dell'installatore).

 

COME LA PRESENTANO in DAIKIN:

 

Daikin 3D è la nuova applicazione  destinata a clienti finali e installatori professionisti che consente di visualizzare in ambiente i climatizzatori Daikin (sia unità interne che esterne).
L’utente finale, dopo aver stampato il “marker” (un foglio A4 fino a 3 mt di distanza o A3 per distanze superiori) e averlo posizionato sulla parete scelta per installare l’unità interna, col suo tablet può inquadrare il foglio vedendo comparire il climatizzatore Daikin in 3D nelle sue dimensioni reali. E poi accenderlo, spegnerlo, avvicinarsi o allontanarsi, oppure osservarlo da ogni angolazione. Persino scattare una foto. La stessa cosa può fare con le unità esterne (mono o multi), posizionando il marker a terra, sul balcone o sul terrazzo della sua casa.
Una novità assoluta, estremamente utile anche per gli installatori professionisti per le visite a potenziali clienti. Cosa c’è di meglio della tecnologia insita in un tablet e della spettacolarità di un’app di realtà aumentata per presentare un prodotto innovativo come un climatizzatore Daikin?
 

 

link: http://www.daikin.it/public/daikin/it/Daikin_3D.php

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11 aprile 2013 4 11 /04 /aprile /2013 21:04

2013: La nuova etichetta energetica nei climatizzatori

Dal gennaio di quest’anno è cambiata l’etichetta energetica che accompagna i climatizzatori di potenza inferiore ai 12 kW per l'entrata in vigore della normativa europea ERP. La nuova etichetta, non è una semplice revisione grafica, cambia completamente il metodo usato per il rilievo delle efficienze energetiche degli apparecchi sia in raffrescamento che riscaldamento.

Il COP (coefficiente di rendimento invernale) è diventato SCOP (coeff.di rendimento invernale “stagionale”).

Lo stesso vale per l’EER ( rendimento estivo) che è diventato SEER ( rendimento estivo “stagionale”).

Il COP e l’EER indicano la resa del climatizzatore ad una temperatura esterna usata come riferimento standard.

I rendimenti stagionali considerano  invece l’efficienza del climatizzatore a diverse temperature esterne e ne viene poi calcolata la media. Questo sistema premia i modelli inverter che riescono meglio ad adattarsi ai diversi carichi termici e penalizza ovviamente gli on-off che, almeno per ora, non sono in grado di garantire una classe di efficienza sufficientemente alta. E’ importante notare che le classi di efficienza energetica delle nuove etichette non sono confrontabili con le etichette precedenti.

Etichetta ERP 

La stessa macchina che nel 2012 aveva un EER che le faceva avere la classe A, quest’anno potrebbe avere la classe A+ o addirittura A++ grazie al SEER. Infatti ho già visto cataloghi 2013 dove sono indicati sia gli EER che i SEER e la stessa macchina è passata da una efficienza del 4,5 al 7,1.

In riscaldamento la situazione cambia perché il SCOP è più penalizzante del COP, prendendo come riferimento la stessa macchina indicata sopra troviamo infatti un COP di 4,55 ed uno SCOP del 4,10. Nella nuova etichetta energetica potrebbero essere indicati fino a 3 SCOP diversi, questo perché sono previste 3 fasce climatiche diverse a seconda dei paesi dove viene commercializzata la macchina, il produttore ha l’obbligo di indicare sempre almeno i dati della fascia media che di fatto corrisponde anche alle nostre zone.

Altri dati riportati in etichetta sono riferiti alla rumorosità, non spaventatevi se trovate valori di 57 dbA quando prima la stessa macchina riportava 21 dbA. La macchina non è diventata più rumorosa ma semplicemente hanno cambiato il modo di misurare il rumore emesso dall’apparecchio. Prima il rumore veniva riferito alla pressione sonora mentre adesso è riferito alla potenza sonora.

In definitiva, se dovete confrontare 2 climatizzatori, assicuratevi di non confrontare i dati nel modo sbagliato.

Il COP non può essere confrontato con il SCOP!

L'EER non può essere confrontato con il SEER! 

L'etichetta del 2012 non è confrontabile con quella del 2013!

La pressione sonora non è confrontabile con la potenza sonora!

Ciao a tutti.

By Luca Angioi   New System srl   Bibione VE   www.newsystem-shop.it

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30 maggio 2012 3 30 /05 /maggio /2012 17:53

Da ormai diversi anni i climatizzatori ad uso residenziale e commerciale di piccola e media grandezza utilizzano gas R407C oppure R410A denominati con grande enfasi "GAS ECOLOGICI".

 

Pochi sanno che questa dicitura è in gran parte una bufala. I gas refrigeranti vengono catalogati in base alla loro pericolosità per lo strato di Ozono (valori indicati in ODP) e la loro dannosità come effetto serra ( valori indicati in GWP).

 

I due gas refrigeranti attualmente utilizzati nei climatizzatori hanno sostituito il vecchio refrigerante R22 promettendo di essere ecologici. Questa promessa è stata mantenuta solo a metà, il valore ODP è sceso fino al valore di zero, quindi secondo le attuali conoscenze non dovrebbero essere dannosi per l'Ozono.

 

 Il loro indice GWP invece è pari a 1800 per l'R407C e arriva a 2100 per il più diffuso R410A, l'R22 aveva un GWP di circa 1500. Per darvi una idea di quanto questo dato sia rilevante pensate che 1 GWP equivale a 1 kg di Co2 ( anidride carbonica)  rilasciata in atmosfera. L'anidriche carbonica è la principale causa dell'effetto serra e quindi del rialzo delle temperature a livello mondiale.

 

Una macchina moderna emette per ogni km percorso anche meno di 100 grammi. Facendo un veloce calcolo, un kg di R410A rilasciato in atmosfera crea un effetto serra quanto un'automobile che percorre 21.000 km! Per correre ai ripari e rispettare gli accordi con Kyoto, la U.E. sta ora imponendo agli installatori e manutentori di certificarsi  secondo il regolamento 842/2006.

 

Per chiudere un suggerimento, prima di chiamare il primo sprovveduto a ricaricarvi una volta l'anno il condizionatore perchè perde, chiedete ad un tecnico competente di cercare e riparare la perdita del vostro impianto. Risparmierete bei soldi evitando inutili manutenzioni, il vostro climatizzatore funzionerà meglio e consumerà molta meno energia elettrica, l'ambiente vi ringrazierà.

 

IMPORTANTE: ricordate che IL GAS presente negli impianti di cliamtizzazione NON SI CONSUMA MAI! Quando manca gas è sempre colpa di una perdita! Il circuito frigorifero è definito ermetico perchè "deve" essere ermetico. Non credete ai tanti racconta balle che vi fanno credere che è normale ricaricare un condizionatore ogni 2 anni.

 

By Luca Angioi   NEW SYSTEM srl  Bibione  VE   www.newsystem-online.it

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21 marzo 2012 3 21 /03 /marzo /2012 17:23

Quale potenza deve avere il mio condizionatore?

Rivolgendo questa domanda a persone diverse le risposte potrebbero essere tra loro molto distanti. Il commesso del centro commerciale al massimo ti chiederà quanto è grande la zona che devi climatizzare. La stessa domanda fatta all’Installatore medio darà alla luce una risposta basata sull’esperienza fatta nel campo, un colpo d’occhio alla zona da climatizzare ed ecco elaborata la potenza necessaria. Provando a rivolgere la stessa domanda ad un Termotecnico ti verrà detto che a partire da  400,00 euro  +IVA ti verrà redatto uno studio dei carichi termici estivi per dimensionare correttamente l’impianto.

Io e vi propongo una valida e gratuita alternativa che vi darà una risposta molto più seria di quella che il può riuscire a darvi il classico commesso, più precisa di quella dell’installatore medio e meno costosa del Termotecnico. Quando io faccio un sopralluogo mi prendo nota di tutti i dati che servono per completare la scheda (in casi più complessi uso un simulatore) e in 5 minuti ottengo il mio bel risultato attendibile. Stima-carichi-Termici.jpg

La potenza che risulta dai calcoli è già una buona base per non sbagliare e poi dovete decidere:

1-   Voglio spendere il meno possibile? Scelgo un condizionatore con la potenza massima vicina al risultato ottenuto, se fa molto caldo basterà tenerlo acceso per più ore.

2-   Voglio raggiungere subito la temperatura? Scelgo un condizionatore il 30-40% più potente, così se l’utilizzo è sporadico avrete subito il giusto comfort.

3-   Voglio risparmiare sui consumi? Scelgo comunque un condizionatore del 30-405 più potente ma mi oriento su un modello inverter e quando lo utilizzo cerco di farlo funzionare per lunghi periodi ininterrottamente.

 

Inoltre, se conoscete adeguatamente la Vostra abitazione, dovreste sapere la qualità della costruzione. Serramenti vecchi con vetri singoli, serramenti con telaio in alluminio, ultimo piano con il sottotetto non  isolato, ecc.  Sono tutti elementi che possono causare un innalzamento della potenza necessaria, al contrario una casa molto isolata può permettervi di utilizzare un climatizzatore di minore potenza.

 

By Luca Angioi   NEW SYSTEM srl    Bibione   VE

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19 marzo 2012 1 19 /03 /marzo /2012 13:20

CLIMATIZZATORI, ogni quanto vanno ricaricati?

L’argomento è sempre fonte di discussione tra chi possiede un condizionatore, molte persone con le quali ho parlato mi hanno confidato che il loro installatore gli ha detto che ogni 2 anni il gas del condizionatore di casa va ricaricato.

 

Ogni 2 anni va ricaricato?  Gigantesca bugia!

 

Io ai miei clienti dico sempre la verità.

 

Il primo sintomo di un condizionatore scarico di gas è che raffresca poco, prima di tutto controllate i filtri dell’unità interna ed assicuratevi che siano puliti, controllate di aver impostato correttamente il telecomando e assicuratevi che non abbia le batterie scariche, se questo non basta chiamate il tecnico.

 

Un impianto di condizionamento in teoria non andrebbe “MAI” caricato, è però vero che a volte ci sono delle micro perdite molto difficili da individuare anche con i più sofisticati strumenti. Io propongo un ragionamento logico, se la ricarica di gas deve essere fatta ogni 2 anni è bene fare un controllo delle perdite. Inoltre, se l’installatore è serio, dovrebbe essere lui che a sue spese si offre di ricercare la perdita e risolvere l’inconveniente.

 

Quando il condizionatore tiene la carica di refrigerante per almeno 4 o 5 anni può essere più costoso cercare e riparare la perdita piuttosto che limitarsi a ricaricare il gas che manca.

 

Ricordate che per legge "è vietato non riparare la perdita" e inoltre gli impianti con più di 3 kg di refrigerante devono essere registarti e controllati almeno 1 volta all'anno, leggi il mio nuovo articolo sul regolamento FGAS Normativa F-GAS dpr 43/2012  . 

 

Per scegliere il tuo climatizzatore leggi Condizionatori, le marche ai raggi X. Mitsubishi, Panasonic, ecc. e se vuoi essere sicuro della potenza che ti serve vedi Quale potenza deve avere il mio condizionatore?

 

Il ciclo frigorifero è una sequenza che si ripete in modo perpetuo grazie alle caratteristiche fisiche del gas refrigerante, l’impianto dovrebbe essere a tenuta ermetica. Il refrigerante non si consuma durante le varie trasformazioni di stato e se viene a mancare è esclusivamente per colpa di qualche perdita. Il 99% delle perdite si trovano nelle giunzioni fatte in fase di installazione e nella maggior parte dei casi l’errore viene commesso nei raccordi dell’unità interna perché è più scomodo lavorarci.

 

Ma allora, perché molti installatori già al momento della vendita avvisano il cliente che il suo impianto di condizionamento andrà ricaricato entro 2 anni?

 

E’ molto semplice da capire, il cliente che è stato preventivamente avvisato dal suo installatore, troverà normale dover spendere soldi per aggiungere il gas mancante al proprio impianto e quindi non si lamenterà per questo.

 

Ci sono ancora molti condizionatori installati e funzionanti che utilizzano il gas R22, questo tipo di gas è disponibile solo come "rigenerato" fino al 2015 e poi ne sarà bloccata la vendita. Esistono già delle miscele di gas sostitutive create apposta per la sostituzione del R22, ad esempio R424A, R417A, R422D, ecc. In questi casi però è consigliata la sostituzione in toto del refrigerante contenuto nell'impianto per evitare di scombinare la miscela rovinando così le capacità refrigeranti della stessa.  

 

I costi del refigerante variano molto a seconda delle tipologie e del fornitore scelto, i sostituti dell'R22 sono i più costosi e si trovano in vendita a prezzi che superano anche i 100,00 € al Kg. Nella mia zona il gas per il retrofit dell'R22 più a buon mercato è l'R417A che lo riesco a vendere al cliente finale a circa 50,00 €/kg.

 

Oltre al costo per l’intervento, ricordate che i gas attualmente utilizzati negli impianti domestici e commerciali, R407C e R410A, sono molto dannosi per l’effetto serra: 1 kg di R410A inquina quanto 1800kg di CO2 ! E per fortuna che sono definiti gas ecologici (CLIMATIZZATORI e il gas falsamente ecologico. )!

 

By Luca Angioi   NEW SYSTEM srl   Bibione    VE

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  • Nato nel 1974, ho sempre vissuto a Bibione. Da oltre 20 anni lavoro nell'azienda di famiglia che si è evoluta nel tempo diventando un punto di riferimento per chi vuole impianti di qualità e soluzioni tecnologiche di alto livello. Hobby? Sci, Foto, Running, Camper. Sono presidente di una nuova rete di imprese: Rete PREGI, le migliori aziende termo idrauliche in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ho scritto un articolo per ProntoPro su come negli ultimi anni l'efficienza energetica sia nettamente migliorata grazie alla nuova tecnologia:  https://www.prontopro.it/blog/come-la-tecnologia-ha-migliorato-il-risparmio-energetico/
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